Sono stati ritrovati in queste ore alcuni rottami appartenenti al volo Rio Parigi che, il 1 giugno 2009, si inabissò misteriosamente al largo delle coste brasiliane: le vittime furono 228, di cui alcuni cadaveri sarebbero stati individuati tra i resti portati alla luce oggi.
Il ministro dei trasporti francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, ha annunciato che una parte importante dell’aereo di Air France, in un solo blocco, è stata ritrovata: cresce quindi la speranza di ritrovare presto anche le scatole nere a bordo del Boeing A330 che da Rio stava ritornando verso Parigi, in modo da chiarire la dinamica dell’incidente e mettere un punto di fine a una storia che ha causato un alto numero di vittime.
Come tutti gli incidenti a bordo di voli di grosse dimensioni, anche quello del Rio Parigi ha avuto un fortissimo impatto mediatico, facendo scattare immediatamente il ricordo di quel tragico 11 settembre 2001.
Il primo a riferire di avere localizzato parti dell’aereo Rio Parigi è stato ieri il Bea, cioè l’ufficio incaricato dell’inchiesta tecnica sull’incidente: ma ad essere fondamentale per una costruzione che sia il più realistica possibile è il ritrovamento delle scatole nere dell’Airbus, che contengono le registrazioni dei dati di volo e le conversazioni dei piloti.
Stando a quanto annunciato dal ministero francese, le operazioni di recupero dovrebbero iniziare tra 3 settimane o un mese: secondo la commissione d’inchiesta, ci sono anche alcuni corpi tra i relitti individuati. Nel suo essere tragica, la notizia ha anche un lato positivo, visto che finalmente porta dei risultati concreti al processo di ricerca che, finora, aveva dato esiti negativi, facendo ritenere che il volo Rio Parigi, come quello del serial Lost, fosse scomparso nel nulla.