Versailles è anche in Italia, in questa città c’è una residenza che la ricorda

Sapevate che c’è una residenza molto particolare nel nostro paese? Versailles è anche in Italia, ecco dove si trova.

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Versailles italiana – viaggi.nanopress.it

Alzi la mano chi non ha mai desiderato visitare la meravigliosa Versailles. O chi ha avuto la fortuna di farlo ed è stato ammaliato dalla ricchezza dei suoi saloni, dei suoi affreschi, ed ha potuto passeggiare nei suoi giardini fatati. Eppure rimarreste altrettanto meravigliati se sapeste che è possibile vivere una simile esperienza anche nel nostro paese. Sì perché esiste un luogo che lo ricorda moltissimo, di bellezza incredibile. Vediamo insieme come si chiama e quando visitarlo.

Versailles è anche in Italia, lo sapevate? Ecco dove si trova.

Un’importante attrazione turistica nonché un esempio significativo dell’architettura storica nella regione in cui si trova. I suoi visitatori amano moltissimo esplorarne gli interni riccamente decorati, ammirare le opere d’arte e godersi la bellezza del parco circostante. Versailles è anche in Italia ed è una vera reggia.

Un gioiello architettonico, un maestoso palazzo storico noto per la sua architettura rinascimentale e per la precisione e cura dei suoi giardini. Il soprannome  “Piccola Versailles”, le è stato dato a causa della sua somiglianza con il famoso Palazzo francese. Solo che questa fortezza fu residenza dei duchi di Parma e Piacenza ed ha una storia ricca e affascinante.

Parliamo della Reggia di Colorno o anche Venaria Reale, o Venaria Ducale. Un complesso di edifici di forma neoclassica che si trova a Colorno, vicino Parma e che ospita il Circolo Maria Lugia. Non solo: fa anche parte della Rete delle Residenze Reali Europee.

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Questa è una prestigiosa organizzazione internazionale. Si occupa di raggruppare palazzi, castelli, residenze reali in tutta Europa. L’obiettivo è quello di valorizzare ed al contempo preservare il patrimonio artistico e culturale di queste residenze. In questo senso l’associazione, che esiste sin dal 1995, lavora in collaborazione con altri enti, occupandosi dell’organizzazione di attività di formazione e promozione. Attualmente ne fanno parte 30 residenze, di cui 7 sono italiane.

La meraviglia della Reggia di Colorno

La storia della Reggia di Colorno inizia nel 1300. Fu costruita per volontà di Azzo, all’epoca signore di Colorno, dove prima sorgeva una fortezza militare.  Nel 1500 divenne una dimora signorile a tutti gli effetti e nel 1626 divenne poi un castello per volontà di Ranuccio Farnese. Da quel momento in avanti il suo aspetto definitivo è quello che ancora oggi conosciamo.

Bisognerà poi aspettare il 1807 per far sì che la reggia divenga Palazzo Imperiale. Da questo momento in avanti accadranno diversi eventi, come ad esempio la trasformazione della reggia in un manicomio nel 1871. Secondo gli storici vennero ospitati qui anche mille malati e anche durante la II Guerra Mondiale. Per iniziare dei lavori di ristrutturazione occorrerà attendere gli anni Settanta, quando piano piano la Reggia di Colorno inizierà ad ospitare alcuni eventi culturali.

Fino ad arrivare ad oggi. Attualmente è una delle attrazioni più visitate della provincia di Parma. Inoltre è la sede della prestigiosa Alma, ovvero la Scuola di Cucina Italiana. Si tratta della più importante accademia di cucina del nostro paese apprezzata in tutto il mondo. Non a caso suo rettore è stato anche  il Maestro Gualtiero Marchesi.

Vista della Reggia di Colorno
Vista della Reggia di Colorno – viaggi.nanopress.it

A rendere così simile la Venaria reale con la francese Versailles certamente l’estetica dei suoi giardini, ma anche gli esterni del palazzo. Attualmente l’intero complesso si articola in cinque edifici che sorgono intorno ad uno principale. Sul retro si trova la corte ed il giardino, mentre due degli edifici sono posti vicini alle facciate anteriori.

In particolare un edificio che si trova adiacente ad un viale alberato, è suddiviso a sua volta in sette zone.

Versailles è anche in Italia, come visitarla

La visita a questo splendido complesso è assolutamente consigliata. I suoi spazi museali sono sempre aperti al pubblico.

In particolare sua peculiarità sono gli appartamenti del Duca e della Duchessa. Non dimentichiamo la Sala Grande, ed anche la neoclassica Cappella di San Liborio. Qui si trovano delle tele di artisti molto celebri. Ed è custodito qui l’organo Serassi, caratterizzato da ben 2898 canne. Uno strumento preziosissimo, utilizzato ancora oggi nell’annuale Stagione Concertistica. Ed infine tappa fondamentale sono l’appartamento nuovo del Duca Ferdinando e l’Osservatorio Astronomico.

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Il giardino storico – viaggi.nanopress.it

Nella visita è fondamentale la tappa al giardino, ideato nel 1400 da Roberto Sanseverino. Il progetto prevedeva un giardino all’italiana provvisto di aiuole, e labirinti ricchi di agrumi e piante da frutto. Tra il 1998 e il maggio del 2000, è stato oggetto di alcune opere di ristrutturazione, che sono andate a ricostruire alcuni progetti di Delisle risalenti al 1749, voluti da Filippo di Borbone.

La visita alla Reggia dura circa 80 minuti e comprende l’esplorazione del Piano Nobile, e successivamente dell’Appartamento del Duca Ferdinando di Borbone, e della Cappella Ducale di San Liborio. Per la visita al Giardino Storico l’ingresso è gratuito, ma per 3€ è possibile fare una visita storico botanica comprensiva di audioguida.

La visita può ospitare gruppi fino ad un massimo di 50 persone. Si può usufruire di visite guidate in inglese, francese, tedesco, spagnolo, e russo previa prenotazione. Per le scuole si possono prenotare anche laboratori ed attività didattiche. La vera chicca è che la Reggia è anche Pet Friendly. Possibile introdurre animali di piccola taglia al guinzaglio.

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