Durante le vostre vacanze non volete avere a che fare con i bambini perché avete avuto brutte esperienze? Ci sono dei modi per evitarle, basta avere qualche piccolo accorgimento.
A tal proposito la compagnia aerea Ryanair ha perfino lanciato l’idea di creare dei voli senza bambini per far sì che i passeggeri viaggino più tranquilli, ovviamente pagando un sovrapprezzo.
Ma è davvero così terribile viaggiare con i bambini? A quanto pare sì, per qualcuno che ha avuto viaggi impossibili a causa dei capricci e delle urla di quelli più maleducati dovuti a genitori troppo permissivi e così c’è chi ha pensato bene di sfruttare la situazione per proporre vacanze senza la presenza dei più piccoli.
Mentre i genitori possono optare per una bella vacanza in un parco dei divertimenti insieme ai loro figli, altri hanno la possibilità di usufruire di servizi tenendosi alla larga dai giovanissimi. Vediamo meglio in quale modo.
Oltre ai già citati voli senza bambini, esistono anche degli alberghi in cui l’ingresso è vietato ai minori di 10 o 14 anni, ma non per motivi loschi, bensì semplicemente perché i clienti di quell’hotel vogliono stare tranquilli.
Perfino in alcuni parchi Disney, come quello in Florida, ci sono ristoranti in cui i minori di 10 non possono mettere piede.
Anche diversi hotel a 4 o 5 stelle, per mantenere l’atmosfera romantica, consentono l’ingresso solo agli over 14 o over 16, in particolare nelle stazioni termali o in luoghi prestigiosi come Capri e addirittura le crociere hanno diminuito il numero di cabine a disposizione delle famiglie, nonostante le navi siano piene di servizi per i più piccoli.
Sulla maleducazione di alcuni bambini non ci sono dubbi, i capricci dei figli altrui non sono piacevoli da sopportare quando si cerca riposo in vacanza: per questo motivo sono stati presi provvedimenti che riscuotono un sempre crescente successo, in particolare se si considera che l’età media della popolazione cresce sempre di più e i bambini sono meno remissivi di un tempo.
Le vacanze con loro non sono gradite da tutti e c’è chi cerca solo il modo per evitarle; sorge però spontanea una domanda: ma allora i bambini sono un peso o una gioia?
L’autrice dell’articolo evidentemente non ha figli, si sarebbe altrimenti resa conto di quanto sia discriminante ciò che scrive. I bambini di oggi non sono affatto meno remissivi di prima, solo gli stessi di prima, solo vivono in un mondo che fa davvero fatica a sopportarli.
Salve Stella, sono Caterina e ho scritto io l’articolo, quindi mi sento in dovere di risponderle.
Quello che ho scritto è discriminante semplicemente perché lo è ciò di cui parlo, ma questo non significa che io sia d’accordo, anzi, la domanda che ho scritto alla fine voleva essere una piccola provocazione; per me, che con i bambini sto spesso a contatto (per mia libera scelta), la risposta sarebbe la seconda. Riguardo al non essere remissivi, ciò che voglio dire è che spesso i bambini hanno troppo facilmente tutto e subito, che sono di conseguenza viziati e che talvolta non sanno tenere un comportamento adeguato al luogo in cui sono. E non parlo di vivacità, ma di capricci o di pesanti mancanze di rispetto. Con ciò non metto in dubbio che educare i figli non sia semplice, ci mancherebbe.
Forse ho fatto trasparire un pensiero che non è il mio e il termine remissivo non era il più adatto…spero di essermi spiegata un pochino meglio.
Caterina
Grazie Caterina, si forse il termine remissivo non era il più adatto, ma la ringrazio per avermi risposto ed essersi spiegata. saluti
Non è tanto questione di remissività o di facili giudizi sull’educazione dei bimbi (sulla quale comunque qualche parola bisognerà spenderla visto i risultati!). E’ che quando una persona deve restare ore su di un aereo e già deve sopportare la costrizione dei propri movimenti e i sempre più angusti spazi, avrebbe piacere di poter “sopravvivere” leggendo e sonnecchiando. E questo non è compatibile con il “normale” comportamento dei bimbi al di la’ delle responsabilità dei genitori. Figuriamoci poi se questi sono anche indifferenti a quei comportamenti invasivi che ben colgono ma che tendono a giustificare ed imporre agli altri (possibile che ci voglia tanto ad immaginare che sia fastidioso,quasi insopportabile x chi viaggia davanti il continuo picchiettare sul tavolinetto?) . E allora perchè scandalizzarsi se qualcuno propone rimedi con voli riservati o (proposta che ho gia’ più volte avanzata) almeno con aree definite sui vettori? Chiaro che i bimbi si comportino da bimbi e che sia impossibile impedirgli di piangere, far sentire la loro voce, o ribellarsi alla”prigionia” degli spazi ridotti. A maggior ragione ,mettiamoli a loro agio e rendiamo la vita più serena agli altri, compresi i loro genitori che hanno tutto da guadagnare da una soluzione che stemperi eventuali tensioni. Cordialmente Gianfranco