Va a pesca, ma all’amo abbocca questa particolare creatura: si emoziona quando scopre cos’è

Incredibile scoperta: durante una sessione di pesca di squali, un uomo in vacanza in Florida ha catturato una rara specie in via di estinzione. Ecco di che animale si tratta.

Incredibile scoperta
Pescatore incredibile scoperta – viaggi.nanopress.it

Va a pesca di squali, ma l’animale che cattura non è quello per il quale si era avventurato in mare. Un turista britannico in vacanza in Florida ha avuto modo di trovarsi faccia a faccia con una delle specie più gravemente minacciata dall’estinzione al mondo.

Incredibile scoperta, va a pesca e cattura questa particolare specie: i fatti

Al largo della costa della Florida il britannico Ian Athernon va a pesca di squali. Dopo aver affittato un’imbarcazione guidata dal capitano Jon Cangianella e salpato da Port Canaveral, Ian si dirige a qualche miglio di distanza per iniziare a preparare la sua canna da pesca e l’amo nella speranza di catturare uno squalo.

E in effetti le sue speranze non sono state completamente vane. Un animale marino ha effettivamente abboccato all’amo dopo non molto tempo. In seguito a una lotta tra uomo e pesce durata parecchi minuti, l’uomo si accorge di non avere di fronte uno squalo, ma un pesce raro e in via di estinzione.

L’esemplare in questione è un enorme pesce sega di ben 4 metri di lunghezza, con un rostro dentellato tagliente e dalla grandezza pari al 25% delle dimensioni totali del suo corpo.

Una volta resosi conto della reale identità dell’animale, Ian e il capitano dell’imbarcazione sono riusciti a liberare subito dall’amo il pesce sega che si è allontanato velocemente al largo.

Il pesce sega, una specie a un passo dall’estinzione

Il pesce sega (Pristis pectinata) è un particolare esemplare marino caratterizzato dal rostro dentellato il quale dal muso può svilupparsi per circa un metro di lunghezza.

Proprio a causa di questa sua peculiarità questo meraviglioso animale corre un rischio maggiore di rimanere impigliato tra le reti dei pescatori.

Non molto tempo fa questa specie era molto diffusa nei mari di ben 90 paesi del mondo. Di recente, però, si stima che la sua presenza si sia limitata solo alle aree tropicali dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Indiano, con una predilezione per il mar dei Caraibi e il golfo del Messico.

Tutto questo è da attribuire all’eccessiva pesca intensiva e dagli episodi sempre più frequenti di pesca accidentale dovuta all’utilizzo di strumenti e pratiche poco sostenibili e del tutto inadeguati, come per esempio l’utilizzo delle reti a strascico.

Pesce sega
Pesce sega – viaggi.nanopress.it

A incrementare il tutto, poi, contribuisce l’inquinamento delle acque dei mari. Questo fenomeno sta portando sempre più a una perdita progressiva dell’habitat nel quale il pesce sega è solito riprodursi. Per di più, le pinne e i rostri di questo pesce sono molto ricercati. Il commercio illegale, vietato dalla Convention on International Trade of Endangered Species, fa circolare sul mercato queste preziose parti di pesce sega, vendendole come souvenir per turisti o come ingredienti specifici destinati alla preparazione di ricette mediche.

Cosa fare per salvare il pesce sega

Anche un recente studio pubblicato su Science Advance dimostra come tutti questi fattori abbiano portato alla scomparsa del pesce sega nel 58,7% delle aree nelle quali era sempre stato presente.

Per questo motivo questa specie è stata inserita nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la conservazione della natura come tra quelle più minacciate dal rischio estinzione.

L’unico modo per salvaguardare questi esemplari è quello di mettere fine alla pesca eccessiva, introducendo più aree marine protette e salvaguardando gli habitat di riproduzione.

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