Un lago con all’interno 365 mini laghi, è un luogo sacro di straordinaria bellezza

A 100 chilometri da Vancouver nella regione canadese della British Columbia, si trova un lago di straordinaria bellezza. Considerato un luogo sacro e dalle qualità terapeutiche.

Lago a macchie
Lago a macchie – viaggi.nanopress.it

Si trova nei pressi di Osoyoos in Canada, vicino al confine con gli Stati Uniti. Originariamente noto con il nome di lago di Kliluk, deve il nome al dio venerato dai nativi indiani, che considerandolo luogo sacro vi si recavano per pregare. Durante questi momenti di raccoglimento erano soliti utilizzare le sue acque per curare ferite e malattie della pelle.

Le origini del mito

Si tratta dello Spotted Lake, letteralmente ‘il lago a macchie‘. La sacralità di questo luogo risale alle battaglie tra nativi. La leggenda narra che durante uno di questi scontri venne stipulata una tregua per dare il tempo ai feriti di poter immergere nelle acque le ferite. Durante la prima guerra mondiale furono addirittura prelevati i minerali del lago per creare delle munizioni. Sembra che alcuni operai cinesi raccolsero una tonnellata al giorno di minerali da inviare alle fabbriche del Canada orientale.

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Spotted Lake – viaggi.nanopress.it

La sua storia è molto travagliata: appartenne per 40 anni alla famiglia di Ernest Smith, che nel 1979 cercò di trasformarlo in un gigantesco centro benessere. L’importanza del lago era così radicata nella storia del territorio che ad attivarsi furono i rappresentanti delle Prime Nazioni. L’obiettivo era di preservare la sacralità ed impedire ingerenze esterne. La battaglia per l’appartenenza è stata lunga e controversa fino al 2001. I nativi si sono aggiudicati i 22 ettari del territorio per 720.000 dollari, di cui 150.000 pagati da popolazioni locali ed i restanti dall’Aboriginal Affairs and Northern Development Canada.

La magia del lago

Considerato l’attrazione turistica per eccellenza della zona di Osoyoos, questo lago deve la sua fama alle sue ‘piscine naturali colorate‘. Durante l’inverno e la primavera il lago Kliluk ha l’aspetto di molti altri bacini endoreici salini. In estate invece mostra tutta la sua magia. A causa delle alte temperature l’acqua inizia ad evaporare lasciando emergere in superficie depositi minerali di vari colori. Si contano fino a 365 grandi pozze gialle verdi e blu che gli conferiscono un aspetto a macchie.

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Le macchie dello Spotted Lake – viaggi.nanopress.it

Questo è possibile per via dell’altissima concentrazione di minerali, solfato di magnesio, solfato di calcio e solfato di sodio. Sono state rilevate anche piccole quantità di argento e titanio. L’aspetto è reso ancora più incredibile quando i sedimenti più densi si induriscono intorno alle macchie, creando dei piccoli camminamenti che lo rendono praticamente un mosaico naturale!

Visitare lo Spotted Lake

Ad oggi il lago si trova su un terreno privato protetto da recinzioni ed inibito all’ingresso di visitatori. Nei suoi pressi è possibile trovare cartelli firmati dal popolo Syilx. Noti anche come Nativi Okanagan, vivono tra la British Columbia e lo stato americano di Washington. I cartelli informano gli avventori della fragilità ecologica della zona. A tutt’oggi infatti lo Spotted Lake è considerato di grande rilevanza per la medicina tradizionale. Quello che è definito come uno dei luoghi più magici del Canada è comunque visibile. Da punti diversi della strada percorribile per raggiungerlo è infatti possibile ammirarlo nella sua interezza.

Nei dintorni del lago

Arrivare fino allo Spotted Lake significa anche tappa nella bellissima Osoyoos, un posto di appena 5000 abitanti. Si trova nella zona più meridionale dell’Okanagan Valley.

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Osoyoos

Il suo panorama non ha niente da invidiare a mete più famose e gettonate. I suoi paesaggi vi incanteranno per via del verde, dei boschi e dei frutteti. Potrete inoltre immergervi nella cultura nativa locale grazie a visite guidate, ma soprattutto passeggiare nell’unico deserto Canadese. Osoyoos nella lingua dei nativi significa infatti “striscia di sabbia“. La visita è resa possibile grazie a diverse passerelle in legno così da attraversarlo senza minarne il delicato ecosistema.

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