Emerso un bene inestimabile conservato su una nave affondata secoli fa

Su una nave affondata diversi secoli fa è stato rinvenuto un bene dal valore inestimabile, ma di cosa si tratta? Scopriamo in cosa consiste questo bene di enorme valore!                                     

Emerso un bene inestimabile
Emerso un bene inestimabile – viaggi.nanopress.it

Sapevi che su una nave vichinga antica è stato ritrovato un bene di enorme valore? Non si tratta di un’opera d’arte, ma è come se lo fosse, visto che si tratta di un tesoro vero e proprio. Stiamo parlando di spezie, ritrovate in questa nave antica risalente all’epoca vichinga, e che provengono da varie parti del mondo.

Il ritrovamento è stato opera di una coppia di archeologi dell’Università Lund, in Svezia, ed è merito loro se sulla nave vichinga, naufragata nel XV secolo, sono state rivenute le spezie. Ma perché sono così importanti? Scopriamo tutto sul carico prezioso ritrovato sulla nave norrena!

A chi apparteneva la nave vichinga

La nave affondata nel XV secolo si chiamava Gribshunden ed era di proprietà del re Giovanni di Danimarca. Il vascello nel 1495 era attraccato lungo il litorale svedese e stava per essere preparato per incontrare il re svedese Sten Sture il Vecchio.

nave vichinga
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Il re Giovanni di Danimarca, noto meglio come Hans, aveva intenzione di fare un accordo con il re svedese Sten Sture il Vecchio, che gli avrebbe consentito di dominare sulla Svezia. D’altronde, aveva fatto così anche prima con la Norvegia, visto che il suo intento era quello di dare vita ad un unico regno scandinavo, con un solo re a capo.

La nave prese fuoco e affondò

Purtroppo, il piano programmato da Hans non andò a buon fine. Infatti, la nave ricca di ogni bene e carica anche di tanti guerrieri si incendiò. Per tutti, anche per l’equipaggio, non ci fu nulla da fare, perché la nave affondò e tutto quanto era a bordo scomparve con essa.

Visto quanto era accaduto, il re fu costretto a modificare il suo programma, così decise di attaccare la Svezia. Il re conquistò la nazione in breve tempo e non ci fu neanche bisogno di fare delle negoziazioni.

Tuttavia, quanto era contenuto sulla nave naufragata rappresenta una grande occasione per gli studiosi, che dopo il ritrovamento hanno avuto la possibilità di approfondire le ricerche e analizzare cosa c’era a bordo.

Gli studi sul relitto iniziati solo nel 2019

Il relitto della nave affondata nel XV secolo venne rinvenuto intorno agli anni ’60, ma vennero effettuati pochi studi e in modo non approfondito. Dovette passare molto tempo prima che gli studiosi si occupassero del relitto.

tesoro fondale nave
tesoro fondale nave – viaggi.nanopress.it

Infatti, i nuovi studi sono iniziati nel 2019 e hanno permesso di rinvenire reperti che non era stati presi in considerazione. Fra questi ci sono oltre 3mila specie di piante, che si sono conservate benissimo per tutto questo tempo.

Oltre alle piante, i ricercatori hanno ritrovato svariate tipologie di spezie, fra cui pepe nero, noce moscata, aneto, senape e chiodi di garofano. Sono stati trovati anche campioni di zenzero e zafferano, spezie che giungevano da molto lontano, addirittura dall’Indonesia.

Le piante e le spezie preservate al meglio

Il fatto che diverse spezie arrivavano da paesi molto lontani ha dato la prova che la Danimarca già all’epoca intratteneva rapporti commerciali molto estesi.

I ricercatori che hanno analizzato il carico della nave hanno potuto constatare che le piante e le spezie sono state ritrovate ben preservate. Tutto questo è stato possibile grazie alle condizioni del posto in cui è stato ritrovato il tesoro.

La nave è affondata in un punto del Mar Baltico dove c’è molto freddo e l’acqua ha una salinità piuttosto bassa.

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