Umbria: una Narni nascosta

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Nella penisola italiana abitano perle di un patrimonio culturale e storico spesso del tutto sconosciuto: uno di questi tesori è Narni in Umbria, un piccolo comune della provincia di Terni, che lo studioso Roberto Nini ha studiato per trent’anni: ora a Dublino è riuscito a pubblicare le sue ricerche in un volume denso di mistero.

L’Italia racchiude una storia incredibile di tesori archeologici e culturali, spesso violati o abbandonati a se stessi nel silenzio più devastante e pericoloso, che vede come destino l’incuria, o peggio il saccheggio.

E se il resto dell’Europa è molto più attento e incline a salvaguardare la coscienza civica, bisogna dire che spesso all’estero possono attuarsi scelte più coraggiose anche a livello culturale, attraverso ricerche scientifiche e pubblicazioni che qui in Italia non verrebbero nemmeno calcolate.

Roberto Nini da oltre trent’anni ha scoperto e attuato instancabili studi sui sotterranei di Narni, una cittadina umbra bellissima, nota per il fiume sotterraneo che la percorre e documenti storici preziosi, quali il santuario dedicato alla Madonna della Quercia, la Rocca Albornoziana, le architetture e i pozzi medievali.

Una città votata all’acqua, dove i sotterranei permangono come nucleo segreto e inconosciuto di un passato antico, pervaso dai simboli, tracciato da atmosfere incolmabili di senso.

Roberto Nini per anni si è documentato al Trinity College di Dublino e per redigere una nuova, trasversale guida alla Narni nascosta il ricercatore è penetrato anche attraverso i segreti dell’archivio segreto del Vaticano.

Pare che nei sotterranei di Narni esercitasse la sua attività l’Inquisizione. Del resto una fertile tradizione culturale proveniente da questa regione parla dell’Umbria come di una terra al crocevia di incontro tra angeli e demoni.

Ora Nini ha pubblicato in terra irlandese nella città di Dublino la nuova guida sulla Narni segreta. E speriamo che questa ricerca contribuisca a far conoscere questa splendida località umbra, pur nel rispetto di un turismo consapevole e discreto.

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