Trovato in una tomba romana, apparteneva ad un gladiatore: l’ultima scoperta

Una figura storica affascinante e oggetto di grande curiosità quella dei combattenti nelle arene romane, non solo per noi italiani, ma in tutto il mondo. Ora qualcosa che apparteneva ad un gladiatore, torna a far parlare di questi leggendari guerrieri.

Tombe romane
Tombe romane – viaggi.nanopress.it

Nella cultura di massa, quella dei combattenti nelle arene dell’antica Roma influenza moltissimo cinema, letteratura e talvolta anche lo sport tramite rievocazioni storiche.

Non è difficile comprenderne il motivo perché i gladiatori furono in un certo senso uno dei simboli del potere del popolo romano e non solo nel territorio di nascita, ma in tutto il resto dei territori che ne vennero toccati. In questi giorni si torna a parlarne per via di qualcosa che apparteneva ad un gladiatore: una scoperta davvero interessante.

Era in una tomba romana ed apparteneva ad un gladiatore

La notizia arriva direttamente dall’Inghilterra. A partire dal 15 luglio prossimo nella città di Colchester prenderà il via una mostra dedicata proprio ai combattenti romani. Una ricca esposizione di oggetti, in parte rinvenuti in una tomba romana in città.

Colchester è una ridente cittadina nella contea dell’Essex ed oltre ad essere nota per un meraviglioso castello considerato uno dei più grandi in Gran Bretagna, fu una colonia romana. La prima per la precisione a partire dal 43 d.C. sotto l’egida dell’Imperatore Claudio.

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Vaso che apparteneva ad un gladiatore – viaggi.nanopress.it

Divenuta ovviamente un importante sito di interesse archeologico, ha regalato la sua più grande scoperta nel lontano 1848. Ad emergere fu un’antica tomba romana, che rivelò al suo interno tra le altre cose un vaso. Non un vaso qualunque, ma di proprietà di un gladiatore.

Il vaso del gladiatore, una scoperta incredibile

Il vaso in questione, rinvenuto integro in condizione ottime nonostante il passaggio del tempo, era un contenitore dei resti del defunto.

A morte di un gladiatore il corpo veniva “cremato” e le ceneri poste in una coppa realizzata appositamente in suo onore. In particolare il vaso di Colchester sembra essere un reperto molto pregiato, che ad oggi acquista però un altro significato e apre nuove scenari sulla città inglese.

In preparazione della mostra che si terrà presso il castello di Colchester, il manufatto è stato nuovamente analizzato rivelando qualcosa di inaspettato. Innanzitutto che i resti del gladiatore appartenevano ad un uomo di circa 40 anni di origine europea.

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Combattimento tra Gladiatori – viaggi.nanopress.it

In secondo luogo che diversamente a quanto si pensava da anni il vaso non era stato importato da Roma, ma fu confezionato direttamente a Camulodunum, l’antica Colchester!

Un nuovo scenario grazie al vaso che apparteneva ad un gladiatore

La scoperta è davvero sorprendente e totalmente inaspettata. I risultati però sono inequivocabili.

L’argilla che compone il vaso è locale, si ritiene collocabile tra il 160-200 d.C.

Il vaso è così composto: sono riconoscibili tre scene diverse di combattimento, tra uomini, tra uomini ed un orso e tra un cane contro un cervo e una lepre. Particolare anche la questione delle incisioni, ovvero quattro nomi, Secundus, Mnemone, Valentino e Mario. Incisioni poste prima della cottura dell’argilla e non aggiunte successivamente, come ipotizzato all’inizio.

Il fatto che il vaso sia di origine britannica significa una sola cosa: anche a Colchester si svolgevano combattimenti tra gladiatori.

Frank Hargrave il direttore del museo che custodisce il reperto, ha raccontato che per anni erroneamente si riteneva il vaso importato perché di qualità troppo elevata per considerarlo di provenienza britannica. Niente di più sbagliato.

I combattimenti tra gladiatori a Colchester

Nel 2004 gli archeologi nell’ambito di un progetto di scavo rinvennero a Colchester i resti di un circo romano.

Questa però è l’unica prova di un combattimento tra gladiatori organizzato in Gran Bretagna“, commenta Hargrave. Aggiunge poi che relativamente agli anni della Colchester romana non esiste nessun altro reperto di altrettanto valore.

Sul significato del vaso le ipotesi sono diverse. Potrebbe essere nato come trofeo secondo il direttore, e successivamente utilizzato per contenere le ceneri del defunto. O magari commissionato dagli altri combattenti indicati nell’iscrizione come commemorazione per il compagno caduto.

Quale sia dei quattro il gladiatore caduto non è chiaro. Analizzando le scene rappresentate sul vaso secondo gli esperti è quella del gladiatore Valentino la sorte non ben chiara. A quanto pare si noterebbe il tipico segno della fine di un combattimento, ma se Valentino sia stato risparmiato o no dall’avversario non è dato saperlo.

In generale secondo gli studiosi c’è una credenza popolare errata sui gladiatori fomentata da cinema e letteratura. Non tutti morivano nell’arena in maniera sanguinosa perché considerati dei veri campioni dai loro proprietari che investivano tempo e denaro nel loro allenamento.

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Reperto della mostra a Colchester – viaggi.nanopress.it

In ogni caso questa analisi apre un nuovo scenario su Colchester. Negli anni di ricerche non è venuto alla luce alcun anfiteatro che avrebbe potuto essere adibito al combattimento. Secondo gli storici però i due teatri romani rinvenuti in passato avrebbero tranquillamente potuto servire come tali.

Il vaso del gladiatore verrà esposto a partire dal 15 luglio insieme ad altri reperti: sarà visitabile fino al 14 gennaio 2024.

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