In dei recenti scavi sono state trovate tombe di epoca romana, caratterizzate da particolari sorprendenti, che hanno lasciato senza parole archeologi e studiosi.
Una missione archeologica molto importante ha riportato alla luce preziose tombe che risalgono al periodo romano, persiano e copto.
Le hanno trovate in un sito che contiene molti resti archeologici di epoca bizantina e romana, tra cui una grande necropoli con tombe decorate.
Il sito archeologico è stato oggetto di scavi per molti anni, con importanti contributi da parte di esperti e studiosi egiziani e stranieri, portando recentemente alla luce importanti scoperte.
Le tombe di epoca romana
Durante recenti scavi presso Al-Bahnasa, sito archeologico egiziano nella provincia di El Minya, un gruppo di archeologi locali e spagnoli hanno rinvenuto bene 22 tombe di epoca romana, persiana e copta.
Hanno scoperto 3 sepolture di epoca persiana, 3 di epoca romana e 16 sepolture di epoca copta-bizantina, realizzate principalmente da pietra calcarea e dalla forma a volta.
Si tratta di una collaborazione tra il Consiglio Supremo delle Antichità d’Egitto e l’Università di Barcellona. A rendere pubblica la notizia della scoperta è stato il capo della Direzione delle antichità egiziane.
All’interno delle tombe, alcuni corpi erano protetti da sudari decorati mentre le tombe di epoca romana le hanno trovate senza alcuna copertura. Quelle di epoca copta avevano invece dei fori rettangolari, dove hanno rinvenuto anche molti pezzi di ceramica, vasi e anfore.
Infatti, in alcune delle tombe, gli studiosi hanno ritrovato anche delle offerte costituite, ad esempio, da due rane deposte all’interno di altrettante anfore.
Il capo della Direzione delle antichità d’Egitto comunica anche che una delle tombe scoperte l’hanno trovata intatta, mentre le altre erano incomplete, saccheggiate in epoca antica.
L’importanza della scoperta
Il sito archeologico dove hanno scoperto le 22 tombe, El Bahnasa, si trova vicino Al Minya, a 20 km circa. Il luogo, che hanno occupato a partire dal periodo greco-romano fino all’epoca bizantina, ospita un insediamento antico, tra cui case, templi e tombe.
Fu un archeologo italiano a scoprire El Bahnasa, nel 1901, anche se i primi scavi risalgono al 1940.
Qui vennero trovati molti reperti preziosi, come iscrizioni, statue, frammenti di ceramica e monete.
Il Tempio di Iside è uno dei principali tesori scoperti nel sito. Venne costruito in epoca romana ed era dedicato appunto ad Iside, una dea egizia.
Grazie all’impegno degli archeologi e studiosi, oggi è possibile visitarlo poiché lo hanno ricostruito parzialmente.
Gli scavi effettuati per la scoperta delle tombe, tramite collaborazione tra il Consiglio Supremo delle Antichità d’Egitto e l’Università di Barcellona, si sono concentrati nella necropoli superiore di El Bahnasa. È una delle parti più importanti del sito archeologico, e tutto il materiale recuperato contribuirà a far progredire lo studio del luogo.
Ad El Bahnasa, oltre agli scavi, hanno trovato tesori archeologici sorprendenti, senza precedenti.
Un esperto professore dell’Università del Cairo, in Egitto, ci informa che nel sito archeologico sono continuamente in corso dei lavori per restaurare una cripta basilicale, le pitture murali, i testi scritti su papiro e numerosi altri oggetti importanti recuperati.
L’area archeologica di El Bahnasa è di grande importanza per l’Egitto. Il sito, infatti, può aiutare nella comprensione della loro storia antica, soprattutto del periodo romano ed ellenistico.
Tutti i materiali preziosi recuperati scoperti negli anni, e soprattutto questa ultima importante scoperta, grazie agli studi archeologici, contribuiranno a fare progredire il sito, le ricerche e lo studio del luogo.
L’Egitto rimane tutt’oggi un luogo ancora misterioso, soprattutto nei luoghi celati agli occhi degli stessi abitanti. L’impegno degli studiosi, degli egittologi, degli scienziati e degli archeologi permetterà, un giorno, di capire ancor meglio questa splendida civiltà che ha ancora tanto da insegnarci.