Trovata una nuova strana specie, scienziati non hanno mai visto una cosa del genere

Una nuova strana specie ha lasciato a bocca aperta un team di scienziati neozelandesi a causa di una rara caratteristica nel sistema di accoppiamento. Ecco di cosa si tratta.

Trovata nuova strana specie
Trovata nuova strana specie – viaggi.nanopress.it

Sentiamo spesso parlare di maschio alfa inteso come colui che ha il pieno dominio su tutti gli altri individui del suo stesso gruppo. Questo concetto, con il quale spesso individuiamo un uomo leader, può essere applicato anche nel regno animale, dove, a quanto pare, esistono anche il maschio beta e quello gamma.

Il concetto di maschio alfa in breve

Il concetto di maschio alfa nel regno animale deriva da una teoria comportamentale, comunemente associata agli animali sociali. Questa prevede che all’interno di un gruppo o di una comunità ci sia un individuo dominante, considerato il leader.

Inizialmente, questo concetto era legato per lo più allo studio del comportamento dei lupi. In seguito però è stato applicato anche ad altri animali sociali, come alcune specie di primati e canidi. L’idea era che, all’interno di un gruppo di lupi o di altre specie, un individuo dominante, spesso un maschio adulto, esercitasse appunto una posizione di leadership sugli altri membri.

Tuttavia, la maggior parte degli studi sul comportamento animale ha dimostrato che la struttura sociale è molto più complessa e sfumata di quanto il concetto di maschio alfa suggerisca. In molte specie animali le dinamiche sociali sono influenzate da vari fattori, tra cui il rapporto con gli altri individui, la cooperazione, la competizione, l’età e la gerarchia sociale.

Nuova strana specie
Nuova strana specie di ragno – viaggi.nanopress.it

A questo proposito, di recente gli esperti hanno individuato una specie animale che possiede ben tre diverse tipologie di maschi.

Trovata una nuova strana specie con tre diverse tipologie di maschi

Un team di ricerca neozelandese dell’Università di Auckland ha condotto una ricerca su una specie di ragno che sembra possedere tre differenti forme di esemplari maschi. Si tratta di un’interessante e particolare novità nel regno animale che differenzia le tre tipologie di individui per caratteristiche comportamentali e non solo.

Il ragno in questione sarebbe il Forsteropsalis pureora, una specie che appunto presenta una rara gerarchia sociale, nota come trimorfismo, per quanto riguarda le modalità di accoppiamento. Gli esperti sono rimasti letteralmente stupefatti da questa strana struttura.

Ognuno dei tre maschi possiede una capacità riproduttiva differente che si inizia a sviluppare sin dall’infanzia. Le tre tipologie di maschio sono:

  • Alfa. Un esemplare grande e caratterizzato da mascelle forti che usa a mo’ di pinza per sopraffare gli avversari durante le competizioni territoriali o quelle per l’accoppiamento;
  • Beta. Un individuo altrettanto grande, con maggiore abilità negli scontri nell’utilizzare le proprie pinze, più sottili e lunghe;
  • Gamma. Un essere sette volte più piccolo rispetto agli altri due che non combatte per accoppiarsi. La loro strategia infatti consiste nel cercare femmine non protette per accoppiarsi di nascosto.

Il motivo della differenziazione

Questa tanto strana quanto affascinante differenziazione si deve a fattori ancora non del tutto chiari che spingono gli scienziati ad approfondire la questione per saperne di più.

Forsteropsalis pureora
Forsteropsalis pureora

I ricercatori tuttavia hanno avanzato una prima ipotesi grazie a un recente studio. Secondo gli esperti dell’Università di Auckland, è molto probabile che un maschio di questa specie di ragno neozelandese possa perdere durante la sua giovinezza una zampa durante uno scontro o una fuga da un predatore.

Esemplari del genere, con più difficoltà nel trovare cibo e con più svantaggi in una lotta, sono per lo più destinati a diventare da grandi maschi gamma. La loro biologia quindi sarà orientata a puntare su altre caratteristiche fisiche e comportamentali piuttosto che sulla grandezza.

Secondo le ricerche, infatti, questi esemplari hanno la straordinaria peculiarità di sfuggire ai propri predatori staccando letteralmente gli arti rimasti intrappolati dal resto del corpo. Una capacità del tutto unica che gli esperti stanno cercando di analizzare in maniera più approfondita.

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