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Volete fare trekking in India sull’Himalaya? Perfetto. Ma anzichè paesaggi ghiacciati e cime scoscese, scegliete la Valle dei Fiori, il più piccolo parco nazionale dell’Himalaya.
Così particolare, delicato e commoventemente bello da aver convinto anche l’Unesco a inserirlo nell’elenco dei patrimoni dell’umanità insieme al vicino e più famoso parco nazionale del Nanda Devi.
Come vi sembra passeggiare in un giardino naturale che sembra uscito dalla mente di un pittore? Immaginate di camminare in mezzo a 300 varietà di fiori selvatici, incastonate nell’ambiente himalayano, dove convivono specie endemiche uniche al mondo, rari orsi bruni dal collare, fiori chiamati ‘Loto degli dei’, betulle e rododendri sullo sfondo e il fiume Pushpawati che vi scorre accanto. Non vi sentite già meglio solo a pensarci?
Il Parco nazionale della Valle dei Fiori si trova nello stato dell’Uttarakhand, nel distretto di Chamoli: siamo nell’India settentrionale, vicino al confine con la Cina. Pur non essendo famoso come il tour del Rajastan, si tratta di un’area relativamente piccola (occupa una superficie di 87,5 kmq) ma con un microclima così particolare da essere diventata il paradiso dei botanici di tutto il mondo.
Il più famoso degli scienziati che rimasero colpiti dalla bellezza del luogo è Frank Smythe: esplorò a lungo la Valle dei Fiori negli anni’30 e ne rimase così colpito da scrivere un libro in proposito, ‘La Valle dei Fiori’, che portò il mondo a conoscenza del parco e dove scrisse ‘La vallata di Bhyundar è la più bella che abbia mai visto‘.
Merito di un insieme di fiori dai colori vivaci, che creano un effetto molto scenografico: anemoni, violette, geranei, genziane, primule, rododendri, rose, tutti selvatici e spontanei, un immenso mazzo di fiori di campo che commuoverebbe anche l’animo più cinico. E sullo sfondo le betulle, le cime dell’Himalaya (per la precisione i 6.464 m del Nilgiri e i 6.166 del Rataban), la flora alpina classica, la purezza dell’aria e del cielo.
La Valle dei Fiori è un luogo molto bello per fare trekking, ma è raggiungibile solo di giorno da giugno a ottobre: negli altri mesi, la strada che la collega al vicino villaggio di Ghangaria è difficilmente praticabile. E tenete conto che anche arrivare al villaggio stesso non è semplice, quindi il trekking nella Valle dei Fiori non è da considerarsi alla portata di tutti. cercate una guida esperta e informatevi bene prima di partire.
C’è però da dire che, oltre a flora e fauna, nelle vicinanze della Valle dei Fiori ci sono molti luoghi sacri che vale la pena vedere, anche perchè rappresentano la porta di un altro mondo, un’India sacra e ancora autentica e lontana dal turismo di massa. Primo tra tutti,Hemkund, il lago sacro Sikh situato a 4.500 metri d’altitudine. Secondo la religione sikh, sulle sue sponde si fermò a meditare Guru Govind Singh, quindi preparatevi a condividere il sentiero con molti pellegrini in viaggio per motivi di fede. E poi il santuario dedicato a Vishnu, Badrinat, luogo sacro per i seguaci della religione induista a 3.150 metri d’altitudine.