Torna alla luce un’antica strada medievale, ritrovamento eccezionale per il nostro Paese

Una scoperta inattesa che potrebbe portare ad altri importanti ritrovamenti. Un’antica strada medievale è tornata di recente alla luce, rendendo entusiasti gli archeologi al lavoro sul sito. Scopriamo dove.

Antica strada medievale
Antica strada medievale – viaggi.nanopress.it

Un bel traguardo per il nostro paese, un’altro importante ritrovamento in ambito archeologico, già definito “eccezionale” dagli esperti al lavoro. L’antichissima storia del nostro paese continua a svelarsi nel territorio, grazie all’incessante lavoro di studiosi che dopo gli stop dovuti alla pandemia, hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo. Ora a far parlare è questa strada di epoca medievale, tornata alla luce in una regione molto amata e già ricca di importanti reperti storici.

Un’antica strada medievale nel cuore di questa regione

Per raccontare questo incredibile ritrovamento è necessario capire il contesto in cui ci troviamo. Siamo nel comune di Calatafimi Segesta in Sicilia. Qui anticamente sorgeva la città di Segesta. Un territorio fondato dal popolo degli Elimi, una civiltà sembra di origine italica che visse in Sicilia tra il IX secolo al I secolo a.C.

Si trovava sopra il Monte Barbaro vicinissima all’odierna Castellammare del Golfo. I resti della città sono ora conservati all’interno dell’omonimo parco archeologico, un’area che negli anni ha svelato diversi interessanti siti di interesse storico. Ad esempio un borgo medievale, resti di un tempio dorico e anche un teatro collocabile al periodo ellenistico.

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Un’antica strada medievale – viaggi.nanopress.it

Nel territorio di Trapani il Parco Archeologico di Segesta è sicuramente non solo l’area storicamente più ricca, ma anche quella che nonostante il tempo è ottimamente conservata, al punto di essere stata in passato ed anche tuttora, oggetto di diverse campagne di scavi.

E infatti la strada di cui parliamo è stata rinvenuta proprio all’interno di quest’area. Ne da l’annuncio l’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana.

La strada dell’antica Segesta scoperta dagli archeologi

La scoperta nel Parco è avvenuta in una zona nota come quella della “Casa del Navarca”. Si tratta di un edificio emerso durante degli scavi condotti negli anni Novanta. Il navarca (comandante delle navi) in questione era Eraclio, un amico di Cicerone, che visse in questa zona probabilmente tra il II e il I secolo a.C.

Gli archeologi di questa nuova scoperta provengono dall’Università di Ginevra e definiscono il loro traguardo come qualcosa di eccezionale. Si tratta di una strada lastricata che tagliava Segesta e secondo le ricostruzioni storiche utilizzata anche durante il medioevo.

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Casa del Navarca – viaggi.nanopress.it

Gli scavi non si fermano qui, sono anzi frutto di una bella collaborazione: al lavoro non solo tecnici ed archeologi dell’Università di Ginevra, ma anche alcuni membri del centro Casa Belvedere di Marsala, nell’ambito di un progetto che mira a coinvolgere dei richiedenti asilo.

Dalle prime informazioni sembra che ora si dovrà procedere alla rimozione di terriccio per avere un’idea precisa dell’estensione di quanto trovato. Intanto gli studiosi si sbilanciano ritenendo assai probabile che la strada di Segesta possa portare addirittura ad un’agora.

Visitare il Parco Archeologico di Segesta, dove si trova un’ antica strada medievale

Un’altra bella notizia è che il lavoro dell’Università di Ginevra dalle mani degli studiosi verrà restituito nei panni dei cittadini. L’area verrà resa visitabile tramite visite guidate a partire dal 25 aprile, quando diversi siti apriranno le loro porte gratuitamente ai visitatori.

Un’ottima occasione per vedere da vicino non solo un’antica strada medievale ma anche la celebre Casa del Navarca, venuta alla luce svelando inizialmente la sua preziosa pavimentazione e successivamente una serie di reperti che ne hanno permesso l’attribuzione ad Eraclio.

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Parco archeologico Segesta – viaggi.nanopress.it

Il Parco Archeologico di Segesta è raggiungibile in bus. L’accesso è possibile previo pagamento di un biglietto di 6€ tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 19:30 fino al 30 settembre. Chiude invece alle 18:30 fino a fine ottobre, mentre a dicembre a gennaio alle ore 17:00. All’interno del parco è disponibile anche un servizio navetta che porta i visitatori dal punto ristoro fino ai resti del Teatro Antico di Segesta.

Visitare questa area è un bellissimo viaggio nella storia. Possibile vedere il tempio dorico, sembra dedicato ad Afrodite Urania, realizzato tra il 430 e il 420 a.C. Ma anche la Chiesa di San Leone risalente al 1422, voluta dai cittadini di Calatafimi. La visita è un’opportunità per vedere anche l’abitato rupestre, delle abitazioni risalenti alla fine del VI secolo a.C. realizzate lungo il Monte.

Di particolare pregio anche la presenza di una antica moschea. Un edificio di piccolissime dimensioni, risalente con certezza al XII secolo, periodo in cui in quest’area visse una comunità musulmana. Sono visibili i resti dopo la distruzione in favore della costruzione di un castello nelle immediate vicinanze.

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