Un ammasso di alghe puzzolenti minaccia la Florida. Si tratta di alghe che una volta fuori dall’acqua diventano pericolose e tossiche, e potrebbero arrivare anche in Europa.
Le spiagge della Florida sono note in tutto il mondo. Questo Paese degli Stati Uniti, affacciato sull’Atlantico e sul Golfo del Messico, possiede infatti centinaia e centinaia di chilometri di litorali bellissimi assaltati ogni anno da una folla sconfinata di turisti e viaggiatori.
Adesso, però, la bellezza di questi luoghi da sogno può essere compromessa dall’arrivo di un’alga puzzolente che minaccia di invadere le coste della Florida.
Alghe puzzolenti in arrivo in Florida, gli esperti lanciano l’allarme
Milioni di tonnellate di alghe in putrefazione sono dirette verso la Florida, negli Stati Uniti.
Si tratta di una tipologia di alghe brune chiamate Sargassum, le quali hanno un ruolo piuttosto importante nelle acque oceaniche temperate e tropicali.
Il problema è che queste alghe possono d’altro canto rappresentare un vero e proprio disagio dal punto di vista turistico una volta a riva.
Questo materiale in decomposizione ha infatti un odore a dir poco nauseante. Di conseguenza il suo arrivo in spiaggia non farebbe altro che rendere inaccessibili acque e litorali. Ma non solo. Provocherebbe anche danni alle imbarcazioni rimanendo incastrate tra le eliche, ma anche agli ecosistemi marini.
Questo ammasso di alghe in decomposizione è in grado di oscurare gli habitat, di soffocare le barriere coralline e di privare il mare dell’ossigeno necessario alla vita.
Cosa ha causato il problema
Secondo gli esperti il problema è stato causato dalla costante presenza di fertilizzanti nelle acque, ma anche dal riscaldamento globale che ha incrementato la proliferazione di questa tipologia di alghe.
Il normale ciclo vitale delle Sargassum è fonte preziosa di nutrimento per molti animali marini. Le alghe crescono fino a un certo punto alimentando pesci, crostacei e molte altre specie, poi alla morte finiscono negli abissi dove diventano cibo anche per tutti coloro che vivono nelle profondità.
L’inquinamento e l’aumento delle temperature ha però modificato il giusto susseguirsi degli eventi e così queste alghe, cresciute in modo sproporzionato e incontrollato, invece di finire nelle profondità degli oceani restano a galleggiare in superficie dirigendosi verso le coste spinte dalle correnti.
I fertilizzanti agricoli ricci di fosforo e zolfo, provenienti in particolare dal fiume Mississippi e dal Rio delle Amazzoni, sono i principali responsabili della crescita delle alghe fuori misura.
É chiaro che una produzione incontrollata di Sargassum, aggravata dall’inquinamento e dal clima, non consente all’ecosistema il giusto smaltimento della materia organica che finisce inevitabilmente per invadere coste, canali, moli e ogni zona che incontra.
Se in mare l’alga è miracolosa per la vita, è una volta toccata terra che diventa pericolosa e mortale. Una volta spiaggiata infatti inizia a rilasciare gas tossici e inquinanti che, oltre a scaturire un odore nauseabondo simile al marcio, causa la morte di molte specie ed è anche pericolosa per la salute umana.
Respirare i suoi gas ed entrare in contatto con essi può provocare problemi respiratori ed eruzioni della cute.
Non solo la Florida deve prepararsi all’arrivo delle alghe puzzolenti
La Florida è minacciata dall’arrivo di questo ammasso di alghe già da tempo. I dati rilasciati dall’Università della Florida Meridionale dimostrano che sulle coste potrebbero arrivare tra la primavera e l’estate ben 8,7 milioni di tonnellate di alghe. Una quantità spaventosa in grado, a dire degli esperti, di riempire completamente parecchie piscine olimpiche.
Tuttavia il loro spostamento non è prevedibile con certezza assoluta. Le loro rotte sono influenzate da venti, correnti e maree e potrebbero quindi da un momento all’altro cambiare direzione.
Secondo alcuni esperti pure l’Europa potrebbe subire l’attacco delle Sargassum anche perché ogni Oceano potrebbe potenzialmente ospitarle.
Ciò che rimane da fare è continuare a monitorare la situazione per evitare di dover affrontare in seguito terribili conseguenze a livello economico, ma anche ambientale.