Ti sei mai chiesto se fare pipì in mare inquina? Te lo diciamo noi: inaspettato

Fare pipì in mare inquina? In quanti di noi si sono chiesti se si tratti di un gesto che può provocare problemi in mare? Ecco la risposta.

Fare pipi in mare
Fare pipì in mare – viaggi.nanopress.it

Potremmo quasi definirlo un “trend topic” in questo momento in cui si avvicina l’estate. Molte persone scelgono infatti di recarsi in località di mare e di trascorrerci gran parte della giornata. Molti si ritrovano, o lo hanno fatto in passato, a dover fare pipì in mare per i motivi più disparati. Sarà venuta in mente dunque a più di una persona la domanda se tale pratica sia da considerarsi rischiosa o dannosa per l’ambiente. La risposta è presto detta, ve la diciamo noi.

Fare pipì in mare inquina? Se te lo sei mai chiesto ti rispondiamo noi

Accade spesso che ci si rechi durante l’estate in località balneari magari leggermente isolate. Spiagge libere molto belle che magari sono molto suggestive eppure totalmente sprovviste di servizi igienici o di uno stabilimento nelle immediate vicinanze.

E soprattutto in caso di una permanenza di diverse ore, molti di noi potrebbero aver quindi bisogno di utilizzare il bagno ed in quel caso che si fa: sarà capitato a moltissime persone di dover fare pipì in mare. Magari approfittando di una bella nuotata a debita distanza da altri bagnanti.

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Fare pipì in mare inquina – viaggi.nanopress.it

Una pratica che spesso è utilizzata anche se ci si trova in spiaggia con bambini piccoli, magari sprovvisti in quel momento di pannolini per i motivi più disparati. Insomma qualcosa di abbastanza comune, ma che ci saremo sicuramente chiesti tutti: è giusto farlo o si rischia di inquinare le già messe a dura prova acque del pianeta?

Sarò capitato di rifletterci, magari con imbarazzo, valutando se fosse il caso di cercare un’altra soluzione. La risposta a questa domanda è in realtà molto più semplice di quanto si pensi.

Un quesito di semplice risoluzione

Fare pipì in mare inquina? Ebbene sembrerebbe di no. Di tutte le attività dannose che l’uomo mette in atto più o meno consapevolmente ogni giorno per danneggiare alcuni ecosistemi, utilizzare il mare come bagno momentaneo non rientra tra quelle.

L’inquinamento marino è più spesso causato da fonti come appunto la liberazione di sostanze chimiche, l’agricoltura intensiva, la pesca non sostenibile e l’accumulo di rifiuti di plastica. Per preservare e proteggere l’ambiente marino, è importante concentrarsi su queste fonti di inquinamento più significative.

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Cosa provoca l’urea in mare – viaggi.nanopress.it

Per quel che riguarda invece l’urina ecco cosa ci dice la ricerca scientifica.

L’urina è infatti composta da acqua, cloro e sodio. Tutte sostanze non nocive per l’ambiente marino. Con un composto in più: l’urea. Una ricerca scientifica ha sfatato in questo modo ogni dubbio. L’urea non è dannosa per le acque, anzi. In combinazione con l’acqua del mare può portare alla produzione di ammonio. Altro non è che cibo per piante, microrganismi ed alghe.

Effettivamente se ci pensiamo anche moltissimi animali marini svolgono questa funzione ogni giorno. Le balene sono tra gli animali che espellono più pipì di tutte, quasi 900 litri al giorno.

In sintesi dunque si potrebbe quasi dire che urinare in acqua possa addirittura portare dei benefici agli ecosistemi. Diverso naturalmente è invece il discorso per le piscine, perché pur trattandosi di ambienti dove c’è un ricircolo continuo di acqua, si rischia invece di creare danni.

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La ricerca sulle piscine – viaggi.nanopress.it

In questo caso invece l’urea può rappresentare infatti un bel problema. Legandosi con il cloro utilizzato per disinfettare le acque delle piscine, può formare un composto noto come cloroammina. In alcuni casi anche delle gravi irritazioni cutanee. Dunque il consiglio è questo, cercare sempre di utilizzare i servizi igienici.

Sapendo che in mare non rischiate di far danno agli altri, ma in un ambiente come una piscina potreste arrecare danni a voi stessi, ma soprattutto agli altri.

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