A causa del terremoto in Giappone sono stati chiusi tutti gli aeroporti di Tokyo: sono bloccati tutti i collegamenti aerei verso la parte nord est del Paese e sono in corso le verifiche per valutare la stabilità degli edifici e la tenuta delle piste degli aeroporti.
Il Giappone è in ginocchio a causa dei due violenti sismi che si sono abbattuti nei giorni scorsi, i più violenti mai registrati dai sismografi giapponesi: si estende anche l’allarme per lo tsunami, che si è già abbattuto sulle coste giapponesi e potrebbe raggiungere, nelle prossime ore, anche altri paesi.
Le compagnie aeree europee hanno invitato i passeggeri in partenza per il Giappone a monitorare costantemente la situazione dei voli per essere aggiornati su eventuali riprese del traffico aereo.
Continua a salire il bilancio delle vittime causate dal terremoto in Giappone: secondo i dati dell’Ambasciata, attualmente sono circa 3mila gli Italiani presenti in Giappone, mille dei quali per motivi turistici.
Al momento mancano all’appello 17 connazionali, mentre non sono ancora terminate le scosse di assestamento e gli effetti del devastante tsunami che ha spazzato via tutto quello che incontrato sulla sua strada.
Rimane attiva la linea internet, mentre le comunicazioni telefoniche sono rese difficili dalle condizioni estreme: la Farnesina ha attivato l’unità di crisi e il Ministero degli Esteri sta verificando, in collaborazione con le autorità giapponesi, le condizioni degli Italiani presenti nel Paese.
Chi volesse essere informato in tempo reale o fare segnalazioni di concittadini di cui non si hanno notizie, può fare riferimento al sito Viaggiare Sicuri.