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Si è registrato un terremoto in Birmania di intensità pari al settimo grado della scala Richter. Da un primo bilancio pare che ci siano stati ben 75 morti e un centinaio di feriti. La scossa è stata avvertita anche in Laos e Thailandia, dove una donna è morta proprio in conseguenza al terremoto. Sembra non esserci pace per il Sud est asiatico, sconvolto già dal terribile tsunami del Giappone che ha provocato la morte di decine di migliaia di persone travolte dalla furia dell’onda assassina. Questa particolare sezione di pianete è ricca di zone ad alto rischio sismico, e non è affatto raro che si verifichino terremoti violenti e distruttivi. Da Bangkok hanno fatto sapere che il sisma, accompagnato dalle solite scosse di assestamento, in pochi istanti ha ridotto in briciole 240 tra case ed edifici pubblici.
Ancora un terremoto, ancora morti, ancora sud est asiatico. Sta diventando davvero preoccupante la situazione in Asia soprattutto da quando nell’ultimo periodo si registrano continuamente delle scosse telluriche che sconvolgono e stravolgono la vita di migliaia di persone. Ieri, giovedì 24 marzo, intorno alle 15 italiane, la Birmania è stata vittima di un terremoto di forte intensità (settimo grado della scala Richter) che ha avuto come epicentro una zona chiamata il ‘triangolo d’oro‘, un’area di confine fra 3 nazioni: Birmania, Laos e Thailandia. Si tratta di una zona montagnosa e non molto abitata, ma nonostante tutto il sisma ha causato la morte di 75 persone- è solo il primo bilancio– e il ferimento di un altro centinaio.
Le case son venute giù come fossero castelli di carte e la particolare posizione del ‘triangolo d’oro’ rende difficili i soccorsi. Si pensa dunque che il numero di vittime sia destinato a salire mano a mano che i soccorritori giungeranno sul posto. A rendere ancora più difficile la situazione, la mancanza di elettricità e la linea telefonica che non sempre funziona bene.
Centinaia di persone si sono riversate in strada per la paura ed hanno assistito alle decine di scosse di assestamento. E pensare che il primo terremoto era stato lieve prima del secondo, ben più potente.
La Farnesina è già in azione per scoprire se ci sono italiani coinvolti nel sisma, se tra i morti o tra i feriti. Se avete familiari nella zona colpita dal terremoto, non esitate a contattare il ministero degli affari esteri.
In ogni caso siate preparati quando viaggiate in un paese soggetto ai terremoti.