In arrivo una tassa in un’altra città italiana: dopo Venezia, dunque, spunta una nuova proposta per tenere sotto controllo il turismo di massa.
Come sicuramente saprete, di recente è stato introdotto il ticket di ingresso per poter visitare Venezia: una misura che, pare, è stata necessaria, in quanto ha permesso di controllare, in maniera più attenta, il turismo di massa che, da sempre, attanaglia la città veneta. In virtù di questa decisione, dopo Venezia, potrebbe arrivare una tassa anche per un’altra città italiana, secondo quanto previsto da una nuova proposta. Scopriamo, dunque virgola di quale si tratta.
Tassa per un’altra città italiana dopo Venezia
dopo Venezia, potrebbe arrivare una nuova tassa anche per un altro posto molto gettonato è ambito dai turisti parliamo delle Dolomiti. Negli ultimi giorni, infatti, si sta parlando della Dolomiti tax virgola che, nei fatti, andrebbe a sostituire la tassa di soggiorno. Una novità molto importante che, d’altronde, potrebbe interesse, da vicino, tutti noi.
La proposta arriva direttamente dagli albergatori delle Dolomiti che, come sapete sicuramente, rappresentano uno dei principali luoghi turistici del Paese, soprattutto nella stagione invernale, in quanto molti si dirigono sul posto per andare a sciare.
Particolare criticità, ad ogni modo, sono emerse nel territorio di Belluno, secondo quanto è stato acclarato nel corso della settantaquattresima assemblea nazionale di Federalberghi.
In particolare, dunque, si fa riferimento alla mobilità sostenibile, per la quale c’è bisogno di impegnarsi di più, nonché di tenere in considerazione anche la concorrenza degli affitti privati che, nella pratica, sta mettendo in difficoltà il settore alberghiero: per questo motivo, dunque, si propone la Dolomiti tax ispirata, per l’appunto, a quella introdotta per Venezia.
Cosa cambia per il turismo del posto
Secondo quanto sostiene Walter De Cassan, presidente di Federalberghi, l’idea di introdurre una tassa simile a quella di Venezia non è “cattiva”, in quanto la stessa, come sottolinea il presidente potrebbe andare a “finanziare la mobilità, la promozione è tutta una serie di iniziative volte a valorizzare questo territorio“, anche con 1 solo euro a testa.
Come De Cassan sottolinea, si parla spesso di un eccessivo traffico sui passi, anche se, al momento, non si è fatto nulla al riguardo per poter tenere sotto controllo la situazione. Ciò potrebbe portare, nei fatti, alla chiusura dei passi, che, d’altronde, potrebbe essere evitata attraverso una tassa che sovvenzioni, per l’appunto, questo tipo di mobilità rispettosa dell’ambiente.
Infine, attraverso questa tassa, si potrebbero andare a calmierare le iniquità che sono emerse tra albergatori e coloro che affittano in modalità privata alle proprie case, in quanto, la tassa di soggiorno, ricade, al momento, esclusivamente, sulle strutture ricettive.