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E’ una forma d’arte che nasce per le strade e dalla strade trae la sua ispirazione: è la tanto criticata Street Art, che in Londra riconosce la sua patria. E’ cucita saldamente nel suo tessuto territoriale: in ogni angolo, lungo le vie più importanti, come in quelle dimenticate persino dai londinesi, troverete graffiti capaci di lasciarvi a bocca aperta e farvi sognare.
La street Art londinese è in ogni dove, tuttavia la maggior produzione è concentrata tra Shoreditch, Waterloo e Camden e Bansky ne è il principale rappresentante.
L’artista di Bristol, conosciuto in tutto il mondo come l’invisibile dell’arte moderna e il rivoluzionario dei graffiti, ha dipinto i muri di ogni nazione e ha portato avanti le sue lotte ideologiche coi pennelli e con gli spray, mantenendo sempre alto l’alone di mistero intorno alla sua identità.
Non di rado è stata disposta la rimozione delle sue opere. E’ quello che è accaduto, ad esempio, allo Yellow Lines Flower Painter, comparso in Pollard Street e immediatamente menomato delle sue strisce gialle dipinte lungo la strada.
La guerra alla Street Art non conosce tregua, purtroppo, ancora oggi molti la perseguono fortemente considerandola a tutti gli effetti deturpazione del territorio. Per fortuna, molti altri iniziano a vederla come una corrente dell’arte contemporanea.
Lo stile di Bansky è lo stencil, che grazie a lui è arrivato a riscuotere un notevole successo presso gli street artist di tutto mondo. Non è chiaro che tecniche utilizzi per creare i suoi stencil, anche se si pensa che ricorra al computer, almeno per alcune immagini. La sua arte è prevalentemente in bianco e nero, talvolta azzarda con leggeri accenni di colore.
Il suo messaggio?
Banksy attacca la guerra, il capitalismo, le istituzioni, si schiera a favore della pace, denuncia le ingiustizie, e lo fa ricreando immagini ironiche, volutamente provocatorie.
Ma la street art di Londra non è soltanto Bansky, anche Paul Insect ha degnamente trasformato i muri, le strade, i palazzi e le saracinesche della città, con i suoi animali deformi, conigli giganti, unicorni ed insetti antropomorfizzati.
E nella fitta rete di artisti da strada che hanno invaso la capitale inglese non potevano mancare i lavori di Invader. Famoso per i suoi mosaici fatti di piccole mattonelle colorate (prese dal celebre gioco di Toshihiro Nishikado), in stile anni ’80, l’artista francese, ha dapprima indirizzato il suo estro creativo su Parigi, per poi orientarsi su Londra e molte altre città. I suoi graffiti si trovano un po’ ovunque, anche se Invader cerca sempre di catturare di ogni luogo il suo punto strategico. Potete trovare le sue opere sulla Southbank, nelle strade di Shoreditch e Islington.
Se avete passeggiato lungo le vie di Shoreditch o Hackney, avrete sicuramente incontrato anche un altro grande street artist, Stik. I suoi graffiti sono molto semplici, come disegni di bambini, nonostante ciò sono di forte impatto. Fate un salto nell’East End, a due passi da Brick Lane, nel quartiere di Spitalfields, avrete il piacere di incontrare una coppia su una porta rossa di metallo: un uomo bianco e una donna tutta nera, perché indossa il burqa.
Infine, i veri appassionati di street art in visita a Londra, non possono tralasciare una visita al Village Undergound. Si tratta di una comunità creativa in cui i writers lavorano accanto ai designer, dando vita ad un incredibile macchina di produzione artistica. Il Village Underground è uno spazio culturale in cui assistere a performance teatrali, videoarte e installazioni, graffiti e mostre.