13enne col metal detector fa una scoperta incredibile in Germania. Si tratta di un tesoro dal valore inestimabile.
Chi non ha mai giocato da ragazzino a fare l’archeologo o il ricercatore di tesori? È quello che faceva spesso anche Luca Malaschnittschenko, un tredicenne tedesco con la passione per l’archeologia. Solo che in questo caso, però, il caso ha voluto che l’improvvisato ricercatore facesse sul serio una vera e propria scoperta sensazionale.
13enne col metal detector trova un tesoro in Germania
Nel nord della Germania, precisamente sull’isola di Rugen, l’archeologo allora dilettante René Schoen e il suo amico 13enne Luca Malaschnittschenko si trovavano, nell’ormai lontano 2018, su quest’isola nella speranza di trovare qualche tesoro prezioso grazie all’utilizzo del metal detector. Quando meno se l’aspettavano, il dispositivo di rilevamento ha iniziato a un certo punto a suonare ininterrottamente. Tuttavia i due erano sicuramente certi che si trattasse ancora una volta di un falso allarme, ma hanno comunque iniziato a scavare nel punto indicato dal metal detector per capire di cosa effettivamente si trattasse.
Dopo aver dissotterrato l’oggetto misterioso, creduto inizialmente un pezzo di alluminio qualsiasi e privo di qualsiasi tipo di valore, i due archeologi si sono resi conto di avere invece tra le mani un possibile pezzo antico fatto d’argento, potenzialmente facente parte di un vero e proprio tesoro. Dubbiosi e nello stesso tempo curiosi di sapere la verità su quanto ritrovato, hanno contattato subito l’istituto archeologico di Meclemburgo Pomerania.
È così che nella primavera del 2018 gli scavi condotti dagli archeologi dell’istituto hanno portato alla luce un inestimabile tesoro vecchio all’incirca mille anni. Anzi, non un tesoro qualsiasi, ma quello del famoso re Harald, fatto da collane intrecciate, spille, perle, anelli, bracciali, orecchini, più di 600 monete d’argento e un martello simile a quello di Thor.
Chi era re Harald? Ecco la sua storia
Harald è il re danese noto come Aroldo Dente Azzurro. Secondo la tradizione popolare il suo nome deriverebbe dal fatto che durante le battaglie il re era solito tingere di blu i suoi denti per impressionare e spaventare i nemici. C’è chi dice, invece, che fosse ghiotto di mirtilli e che quindi per questo la sua bocca era solita colorarsi di blu.
Fu re dal 958 al 986 e si dice abbia unificato la Danimarca e portato il Cristianesimo nel Nord Europa, andando contro la radicata tradizione vichinga. La storia vuole sia morto nel 987 in Germania dove era fuggito a causa di una rivolta. Poterebbe essere proprio questo il periodo durante il quale il re avrebbe sepolto il suo tesoro.
Il nome inglese di re Harald è Harald Bluetooth. Il suo nome è stato scelto, non a caso, dalla società Ericsson per l’attuale Bluetooth in onore della capacità diplomatica del re di unificare i popoli. Allo stesso modo, il sistema Bluetooth mette in comunicazione cellulari, pc e tutti gli altri dispositivi elettronici. Una connessione (per restare in tema) originale e di certo ben azzeccata!
