Durante una passeggiata nel bosco hanno visto qualcosa e sono stati costretti a fermarsi. Scopriamo cosa hanno visto e dove!
Quando ci si imbatte in cose insolite non sempre si riesce a comprenderne il valore. E’ quanto successo ad alcuni archeologi che durante una passeggiata nel bosco hanno ritrovato dei vasi di pietra giganti in India, paese in cui sono stati scoperti tanti siti e ancora tanti ne rimangono da scoprire.
Questi oggetti antichi sono alti e conici, alcuni sono ancora sepolti, ma non si conosce chi li ha realizzati. Non si sa nemmeno a cosa servissero, ma pare che venissero usati per attività quotidiane. Scopriamo tutto su questa scoperta!
Scoperte 11 giare megalitiche
In tutto i vasi scoperti in India sono 11, ma altre giare simili sono state rinvenute anche in Indonesia e in Laos. La datazione risale intorno al secondo millennio a.C. e il XIII secolo d.C., ma la presenza di resti umani indica che venivano usati per scopi funerari.
A parlare per la prima volta dei siti di giare megalitiche ad Assam furono i funzionari britannici Philip Mills e John Henry Hutton nel 1929, ma per scoprire il settimo bisognerà attendere il 2016-2017, quando vennero anche catalogati i siti illustrati da Hutton e Mills.
Gli scavi sono ripresi nel 2020, con a capo l’archeologo Tilok Thakuria della North Eastern Hill University in India. Grazie agli scavi, vennero portati alla luce i tesori presenti nei siti. L’archeologo Nicholae Skopal dell’Australian National University in Australia ha detto che sono state anche esplorate le regioni boscose circostanti.
Quanti reperti sono stati trovati
Nel villaggio di Herakilo sono state trovate 10 giare, mentre a Thaimodholing sono stati trovati 12 vasi in cattive condizioni. A Lower Chaikam sono stati trovati 35 vasi in un campo lambito da una foresta molto fitta. In totale, nei siti esplorati sono stati rinvenuti 797 vasi, conservati in vari modi.
La superficie esplorata è stata pari a 300 chilometri quadrati. Le giare pare siano state posizionate in modo specifico sulle colline, sulle contrafforti e poste in modo da avere la visuale sulla pianura.
Il ricercatore Skopal ha sottolineato che ancora non è dato sapere chi ha realizzato queste giare giganti ed è tutto avvolto nel mistero.
Eppure, da alcuni indizi è emerso che i vasi dell’Assam, allo stesso modo dei vasi del Laos, potrebbero essere stati utilizzati per scopi funerari.
Nei vasi c’erano frammenti ossei cremati
I due funzionari inglesi Mills e Hutton hanno detto che in uno dei vasi c’erano frammenti di ossa cremati. Ursula Graham Bower, un’antropologa inglese che negli anni ’30 ha vissuto con il popolo Zemi Naga, ha detto che secondo gli Zemi le giare erano opera dei Siemi, civiltà estinta, che li usavano per i morti.
Skopal ha aggiunto che probabilmente, nei boschi dell’Assam, vi siano ancora dei frammenti che potrebbero rivelare altro. Per analizzare meglio i ritrovamenti, i ricercatori faranno indagini in Assam, Meghalaya e Manipur.
Skopal ha sottolineato che bisogna agire in fretta per evitare che si distruggano, visto che in queste zone le foreste vengono abbattute e vengono piantati più raccolti.
Rinvenire una maggiore quantità di siti sarebbe di grande aiuto per gli archeologi, che potrebbero accomunare i vasi per capirne la provenienza e per cosa venivano utilizzati. Inoltre, potrebbe essere di aiuto anche per capire chi ha realizzato le giare.