La stagione turistica 2011 sull’isola di Lampedusa è seriamente a rischio a causa degli sbarchi di profughi provenienti dal nord Africa che non accennano a cessare.
La guerra che sta devastando la Libia e la rivoluzione che si è svolta in Tunisia stanno provocando l’arrivo di migliaia di persone in cerca di aiuto ma a Lampedusa non sanno più come fare scongiurare il rischio che i turisti non prenotino vacanze sull’isola.
Gli operatori turistici delle isole Pelagie, infatti, sono molto preoccupati per l’imminente stagione turistica.
Federalberghi Lampedusa non esita a manifestare la propria apprensione per la scelta di caricare Lampedusa, in particolare, e la Sicilia in generale di un così grande onere.
Affermano di aver già perso la stagione di Pasqua che è costata una perdita di quattro milioni e mezzo di euro.
Gli operatori turistici siciliani e la cittadinanza di Lampedusa non accettano che l’isola sia stata usata per i confinati politici prima, per i mafiosi poi ed ora venga utilizzata come piattaforma logistica occupando un territorio di ventidue chilometri quadrati, che fino ad ora è stato considerato un vero e proprio paradiso per i turisti.
La cittadinanza si è ribellata, scendendo in piazza, contro questa politica non perché non capiscano la situazione dei profughi ma per salvare la propria terra che di turismo vive.
Lampedusa è un’isola che offre un mare caraibico senza la necessità di andarlo a cercare al di fuori del nostro Bel Paese. Acqua cristallina e spiagge bianche rappresentano un paradiso anche per i subacquei che potranno godere del mare di Lampedusa, se la situazione attuale troverà risoluzione.