In seguito alle prime indagini, sono circolate molte notizie su una sensazionale scoperta di epoca romana. Scopriamo quali sono.
Dopo i recenti scavi nell’area del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, che hanno attirato una grande attenzione da parte dei media, sono stati finalmente pubblicati i primi dettagli delle sconvolgenti scoperte fatte nel sito toscano lo scorso autunno.
I misteri del sensazionale ritrovamento
Intorno al I secolo d.C. le iscrizioni votive sulle cinque statue di bronzo installate nella parte più antica della fontana rivelarono il nome della divinità più caratteristica del luogo, “Flere Havens”, che in etrusco significa “dio della fontana”.
Tra le deposizioni votive, di grande interesse sono le statue di bronzo, che sono state paragonate ai famosi bronzi di Riace, ma in realtà non sono opera di un antico maestro del bronzo, bensì di un artigianato di qualità buona. Questo studio è il primo a identificare lo stile e la datazione delle statue, che sembrano coprire il periodo che va dal II secolo a.C. al regno dell’imperatore Tiberio.
Tra questi, spicca una figura femminile che indossa un chitone e un mantello con l’iscrizione etrusca “fleres”, che significa divinità della fonte, Apollo, raffigurato mentre scocca una freccia del ca. 100 a.C., una figura maschile con il corpo deliberatamente deformato per sottolineare un disturbo fisico, due teste, presumibilmente per le quali si chiedeva la guarigione (o la gratitudine).
Delle cinque iscrizioni etrusche ritrovate durante gli scavi precedenti e analizzati, tre si riferiscono a personaggi perugini e una a un importante membro della famiglia Velimna.
Non solo statue di bronzo
Sorprendono anche le offerte votive in bronzo, in particolare gli 8 neonati racchiusi in carrozze e i due ex-voto raffiguranti organi interni, che sembrano riferirsi ai “modelli di dissezione” utilizzati nel santuario.
Un gran numero di monete di bronzo (alcune d’argento e solo due d’oro) sono state trovate nel bacino delle grandi terme, 2511 monete negli scavi del 2021 e circa 2700 monete negli ultimi scavi del 2022.
Secondo l’analisi dei ricercatori, le offerte di legno gettate nella vasca d’acqua erano comuni, così come i rami d’albero e le pigne gettati nell’acqua, che i più visitatori apparentemente usavano come forza curativa.
Gli scavi intorno al Bagno Grande di San Casciano dei Bagni forniscono quindi importanti informazioni che ci permettono di ricostruire per la prima volta le caratteristiche e gli eventi di un santuario in cui coesistevano riti, culture e lingue diverse.