Quando uno scienziato cercò uno strano buco nell’acqua pensò di non trovare nulla, e invece rimase sbalordito dal valore della sua scoperta.
Patrick, lo scienziato, doveva scoprire se la storia fosse vera. Ma per ottenere delle risposte, doveva nuotare in questo strano buco nell’acqua. Patrick decise di nuotare lui stesso all’interno per controllare. Prima di entrare nel tunnel però, tutti lo avevano avvertito che era pericoloso e buio. Ma nessuno ormai lo poteva fermare per nessuna ragione al mondo.
Lo scienziato incaricò tre sommozzatori di controllare il sito con una telecamera subacquea robusta. Con la macchina fotografica in mano, si sono tuffati nel mare ghiacciato. All’inizio non sembravano trovare nulla e iniziarono a pensare che fosse solo uno scherzo. Per loro era un normale fondale marino. Ma non ci hanno messo molto a trovare quello che stavano cercando.
Una scoperta in un buco sott’acqua
Trovarono un buco sottomarino “creato dall’uomo” nel fondo dell’oceano. Non c’erano dubbi. Avendolo visto con i propri occhi, gli scienziati avviarono un’indagine molto seria. Illuminarono il buco con le torce, ma non riuscirono a vedere il fondo. Sembrava un pozzo senza fine. Ma dove portava e perché è stato creato?
I sub, colleghi di Patrick, non volevano nuotare all’interno del buco. Ma Patrick stesso, tuttavia, era determinato a ottenere le risposte di cui avevano disperatamente bisogno. I colleghi hanno cercato di fermalo dicendogli: “Patrick, i nostri serbatoi d’aria non sono abbastanza grandi per passare attraverso il buco!”. Ma niente poteva più fermare Patrick.
Dopo aver nuotato per un’ora, lo scienziato finalmente avvistò una piccola luce alla fine del tunnel. Ma quando pensò di nuotare verso la luce, le pareti si chiusero e gli occhi si fecero pesanti. Stava rimanendo senza aria. Il suo serbatoio di aria stava cominciando a finire ed era troppo in profondità per risalire in tempo.
Patrick fu preso dal panico, le pareti si stavano chiudendo e non riusciva più a respirare. Tuttavia, all’improvviso si ritrovò in un vuoto d’aria. Così uscì e si tolse immediatamente gli occhiali da sub. Non poteva credere ai suoi occhi di aver fatto la scoperta della sua vita.
Una grotta di ghiaccio sottomarina
Lo scienziato finì in una grotta sottomarina coperta di ghiaccio, ma sembra che non fu il primo ad arrivarci. Aveva tutti segni di vita, c’erano tracce di fuoco e impronte. Ma chissà quanti anni erano passati dall’ultima volta che qualcuno era stato lì.
La grotta era più grande di quanto si aspettasse. Sapeva di dover tornare indietro, ma aveva bisogno di esplorare. Camminò per ore e non trovò altro che ghiaccio e roccia.
Mentre continuava a camminare, chiedendosi dove fosse l’entrata, trovò una borsa piena di vestiti e attrezzi. Forse non ero solo e forse era anche pericoloso essere lì da solo.
All’improvviso Patrick notò un muro di ghiaccio che non aveva mai visto prima, era un muro diverso dagli altri. Dietro di esso c’era una sagoma scura. Non poteva essere un’altra roccia e doveva scoprirne di più.
Illuminò la sagoma scura cercando di ricavarne qualche indizio, ma con scarsi risultati. Provo allora con un piccolo piccone e iniziò a rasare il ghiaccio, ma era troppo stanco e non ne valeva la pena rischiare la vita, visto che stava per morire di freddo.
Prima di andarsene, prese un foglio di carta e iniziò a mappare la grotta come meglio poteva. Sperava di ritrovare il posto. Se né andò ma con lo scopo di ritornarci.
La preparazione di un piano
Tornare in cima fu un’altra battaglia, ma Patrick ce la fece e quando tornò a terra si mise subito al lavoro per pianificare il giorno successivo. La mattina seguente, con un viaggio di due giorni, fece ritorno a un villaggio vicino. Da lì, avrebbe reclutato un gruppo di amici per aiutarlo a superare il muro di ghiaccio.
Patrick riuscì a trovare rapidamente persone nel villaggio disposte ad aiutarlo in cambio di denaro. Non disse molto di ciò che aveva trovato, chiese solo di aiutarlo a tirare fuori qualcosa dal ghiaccio.
La grotta fu trovata rapidamente. Quando lo scienziato entrò di nuovo nella grande caverna, era esattamente come la ricordava. Ritrovò il tesoro congelato in pochi minuti.
Iniziarono man mano a colpire il ghiaccio e quando un operaio lo colpì un po’ troppo forte, apparse una grande crepa che si propagò rapidamente. Pochi secondi dopo, il muro di ghiaccio che avevano scavato per un’ora crollò in un milione di pezzi e ciò che probabilmente era stato nascosto dietro di esso per secoli fu finalmente rivelato.
Oltre il ghiaccio non c’era nessuna creatura, solo un muro di pietra. Ma sul muro di pietra c’erano dei dipinti di creature, forse antiche, simili a un essere umano. I dipinti erano così scuri e spessi che i loro contorni potevano essere visti attraverso il ghiaccio trasparente.
Era un’indicazione che gli esseri umani erano stati lì e forse gli esperti sarebbero stati in grado di individuare le origini del dipinto.
In seguito, molti esperti hanno visitato la grotta di ghiaccio dove Patrick ha fatto la sua scoperta, che è stata presto dichiarata area protetta, vietata alle persone senza permesso. Patrick, col senno di poi, ne fu davvero orgoglioso.