Scoperto tesoro di valore in una tomba nelle necropoli gallo romana: 755 oggetti

Un traguardo nell’ambito archeologico davvero interessante. Scoperto tesoro di valore in una tomba all’interno di una necropoli. Un ricco patrimonio di oggetti risalenti all’epoca gallo romana, scopriamo insieme di che si tratta.

Scoperta tesoro di valore
Scoperta tesoro di valore – viaggi.nanopress.it

L’incredibile espansione dell’impero romano non finisce mai di stupirci. Questo grazie ai continui reperti storici che vengono recuperati in tutta Europa. Questa volta ad interessarci è un’area individuata nel 1984 tramite operazioni aeree. Considerata di grande interesse ad uso abitativo, si è invece rivelata come importante sito archeologico. Regalando agli esperti un discreto bottino che potrebbe aiutare a ricostruire una parte della storia romana in questo paese.

Scoperto tesoro di valore risalente all’epoca gallo romana, di che si tratta?

La scoperta è stata annunciata dopo una campagna di scavi durata 8 anni. Ci troviamo a  La Chapelle-des-Fougeretz, in Bretagna. Un piccolo comune nelle vicinanze di Rennes.

Qui gli archeologi dell’Inrap hanno messo a segno una notevole scoperta. L’Inrap svolge indagini preventive. Si tratta di studi effettuati su zone di probabile interesse per costruzioni moderne, edifici pubblici o privati, costruzioni ad uso abitativo.

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Scoperto tesoro di valore – viaggi.nanopress.it

La porzione presa in esame invece quasi inaspettatamente ha regalato diverse reperti interessanti. Ad emergere sono i resti di un Tempio dedicato al Dio Marte, una necropoli ed anche i resti di alcune terme, tutti di impronta romana.

Secondo gli esperti si tratta di edifici risalenti a prima del IV-V secolo d.C. Dopo questa data sembra siano stati abbandonati probabilmente perché iniziò a diffondersi il Cristianesimo.

Il culto del Dio Marte nell’Antica Roma

Per il team incaricato degli scavi non è stato difficile attribuire il tempio a Marte, perché tra i reperti a saltare subito all’occhio è una statua del Dio, insieme a resti di spade ed altre lance che si presume venissero lasciati dai soldati come omaggio. Secondo Bastien Simier, l’archeologo incaricato dei lavori, il santuario è composto principalmente da una galleria di 60 metri di lunghezza per 30 di larghezza.

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Scavi a Rennes – viaggi.nanopress.it

Il culto del Dio Marte a Roma era uno dei più praticati. Corrispettivo del greco Ares, in realtà nella versione romana ha un’importanza maggiore. Innanzitutto era considerato il padre di Roma, perché secondo la leggenda Rea Silvia ebbe da lui i gemelli Romolo e Remo che fondarono la città. Inoltre Marte era indicato non solo come Dio della Guerra, ma anche come Dio della Pioggia e della Fertilità Agreste. In suo onore si tenevano delle celebrazioni note come Equirria, durante il mese di marzo.

Il culto iniziò a venire abbandonato attorno al 380 quando per volere dell’Imperatore Flavio Teodosio Augusto, il Cristianesimo divenne religione ufficiale dell’Impero Romano.

Scoperto tesoro di valore, molti reperti anche nella necropoli

Il santuario del Dio della Guerra non è l’unico reperto importante in questa campagna di scavi. Gli archeologi svelano il rinvenimento di ben 755 oggetti in tutta l’area. Innanzitutto dicevamo molti armamenti militari, spade in ferro principalmente. Una coppa in bronzo raffigurante un’aquila e 150 monete.

Poi diversi oggetti di ceramica ed altri in terracotta. E ancora pezzi di vetro, metallo e anche delle spille.Una delle scoperte più interessanti però è quella di una necropoli.

Non grandissima in verità, appena 40 tombe. All’interno nessuno scheletro, si pensa che la composizione del terreno non abbia aiutato a favorirne la conservazione.

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Impronte di suole borchiate – viaggi.nanopress.it

Interessanti però i reperti all’interno dei sepolcri. Dovevano servire principalmente alla sepoltura di soldati perché ad emergere sono armi, redini per cavallo, fibbie per cinture. Altri oggetti sono molto preziosi: di nuovo spille, bracciali in argento e vasi in vetro e ceramica.  Delle urne cinerarie databili intorno al 500 a.C. In una porzione di terreno anche le suole di un paio di scarpe, che hanno lasciato impresse sul suolo delle impronte borchiate.

Più scarsi secondo l’Inrap i resti del centro termale e degli altri edifici, ma si tratta comunque di una scoperta davvero incredibile. Aiuterà secondo gli esperti a mettere nuovi tasselli circa la presenza dell’esercito romano nella zona della Bretagna. Quello che interessa l’Inrap è ricostruire le abitudini, i reticoli sociali e l’organizzazione della vita della città di Rennes in quel periodo.

I report su questa campagna di scavi sono stati presentati nel corso delle Giornate Europee dell’Archeologia.

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