Una specie da record ha stupito gli stessi scienziati che l’hanno scoperta. Ecco di quale animale si tratta.
Il mondo marino ci regala spesso delle emozioni per via del ritrovamento di alcune specie che non credevamo fosse possibile trovare in quanto scomparse tempo fa o non ancora scoperte.
Per questo, quando ci si trova davanti a determinate specie animali che popolano i mari, si rimane senza parole per via dell’importanza che si ha sulla biodiversità che si trova nei fondali di tutto l’oceano.
La specie da record che ha sorpreso tutti quanti gli scienziati
Queste creature, possono ricordare, a volte, quelle che popolano i racconti e i film di fantascienza dove questi animali, possono essere un pericolo per gli umani per via delle sue dimensioni.
A volte, però, non bisogna farsi prendere dal panico per via della grossa mole di questi esseri, in quanto sono quelli di medie dimensioni a poter essere un pericolo per l’uomo, come il pesce istrice trovato qualche tempo fa a Santa Marinella.
Ultimamente, l’interesse per queste storie e per le creature marine è cresciuto anche per via della realizzazione di film d’animazione come Il mostro dei mari, candidato all’Oscar come miglior film d’animazione nel 2023 e al remake in live action de La Sirenetta.
Questa volta, però, non c’è nulla di fantastico e il ritrovamento è reale ed è avvenuto nelle acque Giapponesi dove gli esperti sono rimasti senza parole per via dell’esemplare ritrovato.
Gli studiosi, si sono trovati davanti ai loro occhi un pesce da record, ossia un pesce lumaca un esemplare a cui è stato attribuito questo nome per via della sua forma che ricorda tanto quello dei gasteropodi.
La scoperta del pesce lumaca
Solitamente, questo pesce lumaca, vive a profondità molto elevate nell’Oceano Pacifico e recentemente, un team di studiosi del Giappone hanno rivelato di aver trovato uno di questi pesci ad oltre 8.000 metri di profondità.
Un nuovo record mondiale, per il ritrovamento di questa specie che è conosciuta anche con il nome di pesce di vetro, e si adatta a vivere in ambienti in cui la pressione è molto alta e la temperatura bassissima.
La scoperta è stata fatta grazie ad un robot acquatico da parte di un team di ricercatori della University of Western Australia, che ha catturato le immagini di questo pesce che viveva in tranquillità.
Il mondo scientifico è rimasto sbigottito dal fatto che il pesce lumaca, riesce a sopravvivere e ad adattarsi anche a queste condizioni estreme e anche perché è uno dei pesci più antichi di sempre.
La sua origine sembra risalire a circa 300 milioni di anni fa, e a quei tempi l’Oceano Pacifico era molto diverso da come lo conosciamo adesso e per questo motivo, studiando questa specie, gli scienziati possono capire come si sia evoluto nel tempo.
Facendo delle analisi sul pesce lumaca, che risulta essere molto sensibile ai cambiamenti atmosferici, gli studiosi possono capire quali provvedimenti prendere per salvaguardare l’ambiente e l’Oceano e tutelare tutte le biodiversità che lo popolano.