Scoperta una nuova specie di serpente in Australia. Per moltissimo tempo i ricercatori l’avevano confusa con un’altra senza saperlo.
Tutti gli animali, è risaputo, vengono catalogati utilizzando la tassonomia, il sistema di classificazione degli organismi viventi. Questo sistema è stato sviluppato per organizzare e categorizzare la diversità della vita sulla Terra in gruppi gerarchici basati su caratteristiche precise.
Il sistema di classificazione è stato ideato da Carlo Linneo nel XVIII secolo e si basa su due principi principali: la classificazione e la nomenclatura.
La classificazione di una nuova specie, quando individuarne una è semplice e quando invece no
La classificazione degli animali e di tutti gli organismi viventi segue la struttura di sette livelli gerarchici che vanno dal più generale al più specifico. Questi livelli sono:
- Regno: Il livello più alto di classificazione, che raggruppa tutti gli organismi viventi. I serpenti per esempio appartengono al regno Animalia, che includono tutti gli animali.
- Phylum: Questo livello raggruppa gli animali in base a caratteristiche strutturali di base. I serpenti fanno parte del phylum Chordata, che comprende gli animali dotati di notocorda (una struttura di sostegno).
- Classe: I serpenti appartengono alla classe Reptilia, insieme a rettili come lucertole, coccodrilli e tartarughe.
- Ordine: Il livello dell’ordine classifica gli animali all’interno di una classe in base a caratteristiche più specifiche. I serpenti in questo caso appartengono all’ordine Squamata, che comprende anche lucertole e anfisbene.
- Famiglia: Questo livello raggruppa gli animali in base a caratteristiche ancora più specifiche. I serpenti appartengono a diverse famiglie, ad esempio la famiglia Colubridae o Viperidae.
- Genere: Il livello del genere raggruppa specie strettamente correlate. Ad esempio, il genere “Python” include diverse specie di pitoni.
- Specie: Questo è il livello più specifico della classificazione, che identifica gli organismi unici. Ad esempio, il pitone reticolato è classificato come Python reticulatus.
Quando un nuovo animale viene scoperto o descritto, viene attribuito un nome scientifico che segue questa struttura gerarchica (ad esempio, Python reticulatus). Questa nomenclatura binomiale si basa sul nome del genere seguito dal nome della specie e consente una classificazione chiara e precisa degli organismi.
Scoperta una nuova specie di serpente in Australia
Prima di annunciare la scoperta di una nuova specie, capita molto spesso che l’esemplare in questione non venga subito riconosciuto come tale. Ciò accade quando di tratta di specie criptiche, ovvero geneticamente diverse, ma così simili da sembrare praticamente identiche dal punto di vista morfologico.
La specie scoperta di recente in Australia è proprio una di queste. Parliamo di un serpente che per molto tempo ha confuso gli scienziati.
Dell’errore di catalogazione si sono accorti i ricercatori dell’Università di Adelaide. Gli esperti infatti si sono resi conto di alcune anomalie nel codice genetico di alcuni esemplari di serpenti Demansia psammophis, serpente a frusta dalla faccia gialla.
Approfondendo le analisi, hanno ben presto capito di trovarsi di fronte a una specie criptica. Tramite test e verifiche, alla fine si è arrivati alla conclusione che il serpente in questione appartenesse davvero a una nuova specie finora non individuata. Il suo nome è Demansia cyanochasma, o serpente a frusta del deserto.
Una specie comune in Australia
Come si legge sulla rivista scientifica Zootaxa, le differenze morfologiche con le altre specie sono davvero minime e quasi impercettibili. Si tratta di esemplari che vivono in Australia, entrambi molto comuni e conosciuti dagli abitanti del posto.
Il serpente a frusta del deserto – del cui studio si sono occupati James Nankivell, Perth Brad Maryan e Brian Bush – ha un bellissimo corpo snello di circa 70 centimetri che si presenta bluastro nella prima metà e giallo-ramato nella seconda metà fino alla coda.
Si tratta di una specie abbastanza tranquilla che tende per lo più ad allontanarsi in caso di pericolo. Utilizza il suo potente veleno, infatti, solo in caso di estrema necessità e durante la caccia.