Sul fondo dell’oceano è stato fatto uno dei più importanti ritrovamenti archeologici. Ecco quale.
In questi giorni nei cinema di tutto il mondo sta spopolando il live action del classico Disney, La Sirenetta.
In una delle canzoni di questo lungometraggio, il granchio Sebastian racconta com’è bella la vita In Fondo al Mare, ma nessuno si sarebbe mai aspettato nella realtà di trovare qualcosa di così raro.
Il più grande ritrovamento archeologico mai fatto nel fondo dell’oceano
Sebbene, il film in live action de La Sirenetta sta facendo parlare molto di sé nelle prossime settimane un altro farà impazzire i fan.
Si tratta del quinto capitolo della saga di Indiana Jones, noto archeologo interpretato di Harrison Ford.
Ora pensate di unire queste due pellicole e immaginate che trama fantastica possa venirne fuori.
Nella realtà, è accaduto qualcosa di insolito e sembra che proprio degli esploratori come il Professor Indy abbiano trovato la città sommersa in fondo all’oceano dove viveva Ariel.
A ritrovare i resti di questa città in fondo all’oceano è stato un team di archeologi di fama mondiale capitanato dall’Università di Pisa.
Il tutto è stato ritrovato a seguito di una strana forma in Turchia nel sito archeologico di Uşaklı Höyük.
Da molto tempo questo posto è considerato ricco di reperti preziosi e sono stati ritrovati pezzi di mura con dei giganteschi scalini di pietra e tombe tardo romane.
Il sito in questione ha una forma circolare e secondo gli esperti ospitava la residenza di qualche reale o un santuario.
All’interno del team però, ci sono state delle accese discussioni per via di altre ipotesi differenti.
Secondo alcuni studiosi, infatti, si tratta di uno dei più importanti ritrovamenti archeologici mai fatti nel fondo dell’oceano.
La città di Zippalandia
Molti cittadini della Turchia sperano da tempo di ritrovare l’antica città santa di Zippalandia, dove secondo la leggenda c’era la sede del Dio Tempesta.
Sebbene in molti credono si tratti di questa città, il professor Anacleto D’Agostino ha affermato che solo il ritrovamento di altri reperti e estendendo il perimetro dello scavo, si può avere una conferma.
La presunta città sommersa, è a nord della città e vicina al fiume e fa presagire che potrebbe trattarsi di Zippalandia.
Questo luogo è moto significativo per gli ittiti perché è stata residenza del re e venivano svolte feste ed eventi in onore del Dio della Tempesta.
Gli studi fatti fin ora, rivelano che questa città era stata abitata dall’età del Bronzo Antico fino all’epoca Romano-Bizantina.
Nel periodo Ottomano, invece, la presenza dell’uomo sembra essere stata più rada fino a quando non è andata perduta.
Sembra che, inoltre, qui venivano effettuate anche importante cerimonie legate alla misteriosa civiltà degli ittiti.
Per capire se effettivamente siamo difronte ad una delle più grandi scoperta dell’archeologia bisogna aspettare nuovi risultati e nuove indagini.
Solo questi, potrebbero confermare che in fondo al mare è stata ritrovata una città sommersa che per anni è stata cercata e fonte di leggende.