Scoperta sorprendente a 5 metri di profondità: rimasto nascosto per quasi 7000 anni

Nascosto per 7000 anni e ora finalmente “restituito” a tutti noi. La scoperta sorprendente si trovava a 5 metri di profondità. Scopriamo insieme di che si tratta.

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Scoperta sorprendente – viaggi.nanopress.it

Una notizia bellissima. Così l’hanno definita gli archeologi questa scoperta. I ritrovamenti in campo archeologico sono davvero numerosi quest’anno in tutto il mondo. Se prendiamo ad esempio solo il mese di marzo, abbiamo avuto notizia: del tunnel all’interno della piramide di Cheope, una basilica (forse quella di Vitruvio) a Fano, la sfinge risalente all’epoca romana in Egitto. In questo mese di maggio si aggiunge un ritrovamento incredibile, da poco annunciato. Sapete dove?

Scoperta sorprendente risalente a 7000 anni fa, ecco dove

Sempre molto emozionante scoprire di nuovi ritrovamenti archeologici. Molto bello imparare qualcosa di nuovo del passato, il nostro passato, che possiamo solo ricostruire, immaginare, rielaborare grazie all’incredibile patrimonio recuperato in tutti questi anni in tutto il pianeta.

Questa volta dobbiamo andare fin nel Mare Adriatico, per la precisione in Croazia. Ci troviamo nella baia di Soline, celebre per le sue spiagge e per la grotta di Biserujka. A condurre le operazioni che hanno portato alla luce questa scoperta sorprendente, gli studiosi dell’Università di Zara. Una ricerca portata avanti insieme ai Musei di Korcula, Kastela e Dubrovnik.

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Scoperta sorprendente – viaggi.nanopress.it

Di che si tratta? Di una strada sommersa! Ebbene a 5 metri di profondità nel mare, gli archeologi hanno individuato una strada antichissima, sembra risalente addirittura a 7000 anni fa. Non si tratta in realtà di una strada qualsiasi, perché a quanto pare serviva a collegarsi con l’Isola di Korcula.

Gli archeologi erano al lavoro in questa zona perché già nel 2021 era stato rilevato un villaggio sommerso collocabile al 4600 a.C.

Ancora oggi continua a regalare reperti da studiare. Ed effettivamente gli archeologi erano impegnati nel recupero, non immaginando che nelle vicinanze avrebbero trovato qualcosa di altrettanto incredibile.

Ma in che senso la strada era collegata con l’isola di Korcula? Korcula è una delle più popolari isole della Dalmazia. Celebre per le sue spiagge e per la possibilità di fare immersione nei suoi fondali meravigliosi.

La strada sommersa nella baia di Soline

Probabilmente però anticamente l’isola era collegata da questa strada a quella che è stata definita una “massa continentale”. Presumibilmente (condizionale d’obbligo perché le ricerche sono ancora in corso) creata con materiali di tipo diverso, ma tutti resistenti, perlopiù rocce e anche detriti. Il team dell’Università di Zara propende per questa ipotesi a causa dei reperti rinvenuti. Principalmente strumenti per la caccia, diverse macine, lame. Una strada che si tende ad attribuire alla civiltà degli Hvar.

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Strada sommersa – viaggi.nanopress.it

Altro non era che una civiltà risalente al periodo tra il Neolitico e l’età del Rame, che visse nella costa Adriatica e per questo dal nome ricorda appunto l’omonima località. Un popolo che probabilmente contava tra le sue fila diversi “ingegneri” esperti, come testimonia appunto questa strada.

Tornando appunto a questa scoperta sorprendente, gli archeologi l’hanno rinvenuta con difficoltà, sepolta sotto una massa di fango calcificato ed alghe. Dai primi rilievi sembra essere larga ben 4 metri. E costituita  da grossi lastroni in pietra. Presto per fare affermazioni certe, ma gli archeologi si sbilanciano nel ritenerla una solida infrastruttura che permetteva a questa civiltà di camminare sul mare in sicurezza.

Ora naturalmente si continueranno le ricerche sul sito. Grazie però all’utilizzo di alcune tecniche all’avanguardia. Onde evitare di recare danni ai reperti, le analisi del caso saranno eseguite tramite radiocarbonio, molto utilizzato negli ultimi anni. Forse verranno prelevate porzioni minuscole dei lastroni, per effettuare test in laboratorio.

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Isola di Korcula – viaggi.nanopress.it

I reperti archeologici intorno all’area sono invece stati già prelevati. Si tratta comunque di un ritrovamento davvero incredibile, una delle strade più antiche mai ritrovate. Soprattutto utilissima secondo il team di ricerca, per scoprire qualcosa in più sulla civiltà Hvar, ancor oggi avvolta da una fitte coltre di mistero.

Nel frattempo comunque le ricerche nella zona di Corzula non si fermano. L’Università di Zara è al lavoro nella baia di Gradina. E sempre nelle sue acque. Qui sono stati trovati altri interessanti reperti anche in questo caso a 5 metri di profondità.

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