Sensazionale scoperta dopo 17mila anni: nessuno si poteva immaginare che sarebbe rispuntato in questo modo: è davvero emozionante.
Le scoperte che vengono fatte dai ricercatori sono in grado di portarci indietro nel tempo, in un attimo. Passano giorni e giorni a scavare e studiare la storia, per poi ritrovare un frammento o più segni di una vita vissuta. In questo caso dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di 17.000 anni con un qualcosa che sbuca dal passato e offre una conferma emozionante. Di che cosa stiamo parlando? Scopriamolo subito insieme.
La scoperta più emozionante: risale a 17mila anni fa
Quasi nessuno mai pensa ai tempi passati, quando la Terra era abitata da animali ad oggi sconosciuti e una razza umana basica che stava per scoprire tutte le sue abilità. In Spagna è stato fatto un ritrovamento unico nel suo genere e che concretizza il legame straordinario tra uomo e cane.
La squadra dello Human Evolutionary Biology fa parte dell’Università dei Paesi Baschi e ha condotto una ricerca molto interessante. Il team capeggiato dal professor Conchi de la Rùa ha pubblicato la scoperta sul magazine Journal of Archeological Science.
Questo emozionante ritrovamento tratta di un cane – chiamato Erralla – di cui sono stati ritrovati dei fossili che risalgono al lontano periodo magdaleniano del Paleolitico superiore. Cosa vuol dire? È la prima testimonianza dei nostri amici a quattro zampe, con un ritrovamento che è tra i più antichi di tutta Europa.
I primi scavi sono avvenuti nel 1985 presso la grotta di Erralla – a nord di Zenskoa – ed è stato trovato il primo osso. I ricercatori del tempo hanno osservato l’omero e capito subito che appartenesse ad un cane: ciò che non sapevano era l’età e anche a quale specie appartenesse.
Il cane di Erralla: il primo amico a quattro zampe
Sono passati quasi 40 anni e i ricercatori hanno potuto approfondire le ricerche in merito a questo amico cane. Grazie alle nuove tecniche di laboratorio, macchinari e conoscenze si è potuto affermare che questo omero fosse appartenuto ad un cane domestico – Canis lupus familiaris. L’esemplare è vissuto più di 17.000 anni fa nel periodo del Paleolitico.
Un primo animale fedele all’uomo e che lo ha seguito, confermando quel legame indissolubile tra i due. Il cane Erralla condivide il lignaggio mitocondriale con pochissimi esemplari che sono sino ad ora stati ritrovati. Una stirpe legata più di tutto al periodo freddo prima del Glaciale, in una Europa di 22.000 anni fa.
Conchi de la Rùa ha spiegato durante il suo intervento sul magazine che ha trattato lo studio che:
“Questi risultati sollevano la possibilità che l’addomesticamento del lupo sia avvenuto prima di quanto pensato fino ad ora, almeno nell’Europa occidentale”
Mettendo l’accento non solo sul rapporto tra uomo e cane, ma anche sul fatto che si possono identificare da un solo osso la causa della morte – l’età e anche il clima che c’era in quel periodo.
Il fatto di averlo trovato dentro una grotta, inoltre, significa che ci sono state non poche crisi climatiche da sopportare.