Scoperta nuova specie in mare, ha le mani: un esemplare incredibile molto raro

Nuova specie in mare con le mani: questo pesce dall’aspetto insolito ha stupito i ricercatori che lo hanno individuato solo qualche anno fa. Eppure è già minacciato dal rischio di estinzione.

Scoperta nuova specie in mare
Scoperta nuova specie in mare – viaggi.nanopress.it

Ci sono cose di cui diamo per scontato il funzionamento. Cose che sarebbe impossibile pensare di affiancare ad azioni diverse da quelle prestabilite. E così gli uccelli volano, gli esseri umani camminano e i pesci nuotano.

Ma, a proposito di pesci, sembra proprio che esista una specie desiderosa di rompere del tutto questo schema e muoversi, anziché nuotando, camminando.

Nuova specie in mare con le mani: è un pesce rosso particolare

La sua espressione non è delle più amichevoli. Il suo aspetto non è tra i più fotogenici. E il suo corpo non è tra i più armoniosi del regno animale. Questa nuova creatura ha attirato l’attenzione dei ricercatori che l’anno scovata nelle acque della Tasmania qualche tempo fa.

Nuova specie in mare con le mani
Nuova specie in mare con le mani – viaggi.nanopress.it

Si tratta di un pesce del tutto insolito, particolare e affascinante che ha deciso di prendere una direzione diversa rispetto a tutti gli altri pesci e di andarci aiutandosi…con le mani!

Proprio così: questo pesce, chiamato red handfish o pesce rosso con le mani, è caratterizzato da pinne speciali che gli consentono di camminare sulle superfici dei fondali marini e delle barriere coralline dove vive. Il suo habitat infatti si trova al largo delle barriere della Tasmania, dove hanno trovato casa circa cento esemplari.

Da poco scoperto e già a rischio estinzione

Nonostante si tratti di una creatura scoperta solo di recente, un esperto che sta più di tutti studiando la specie, Tyson Bessell, sta cercando di concentrarsi sul pesce rosso con le mani per salvarlo non solo da chi lo considera un animale particolarmente brutto, ma anche dal rischio di estinzione che lo minaccia costantemente.

Sebbene negli ultimi tempi questo pesce sia stato spesso sotto i riflettori dei social per via della sua espressione scontrosa, diventata virale, sembra che siano ben pochi coloro i quali abbiano davvero a cuore la sorte di questa creatura unica.

Se negli anni Novanta, spiega l’esperto, nell’area dove oggi vivono questi esemplari si trovavano centinaia e centinaia di pesci di questa specie, adesso invece se ne contano soltanto alcune decine. E per individuarli, tra l’altro, occorre tempo e tanta fortuna.

Ma perché questo calo così drastico della popolazione? Ancora una volta, la colpa è da attribuire al cambiamento climatico e all’inquinamento.

I motivi della sua possibile scomparsa

É risaputo che il continuo innalzamento delle temperature e il sempre più attuale problema dell’inquinamento creino non pochi squilibri negli ecosistemi. Una delle conseguenze di questi fenomeni è la morte dei coralli tra i quali vivono i pesci rossi con le mani. Per questo, e per altri motivi, questi pesci rischiano di scomparire nell’arco di pochissimo tempo, arrecando danni davvero enormi all’ambiente marino.

I red handfish infatti svolgono anche un ruolo cruciale nell’ecosistema: si nutrono di scarti ripulendo i fondali marini proprio come se fossero dei piccoli spazzini dei mari. É proprio questo loro obiettivo che ha fatto sì che nel corso del tempo si siano evoluti trasformando le comuni pinne in sorta di mani, utili per spostarsi attraverso i fondali, siano essi rocciosi o sabbiosi.

Tuttavia questi esemplari non sono in grado di percorrere lunghe distanze in poco tempo: secondo Bessell infatti possono al massimo raggiungere i 100 metri in ben 540 giorni circa. Questa loro lentezza è un altro fattore che rende questa specie vulnerabile.

Il pesce con le mani
Il pesce con le mani – viaggi.nanopress.it

Per aiutare questi esemplari a sopravvivere e per tutelare la loro specie, i ricercatori stanno pensando di raccogliere le loro uova per iniziare ad allevarli in cattività, per poi rimetterli in natura. Tuttavia questo da solo non basta. Bisogna infatti garantire che gli oceani riescano a uscire vincitori dal conflitto contro il cambiamento climatico, e per far questo tutti noi possiamo fare qualcosa.

Ridurre il consumo di combustibili fossili, limitare l’inquinamento ed evitare in ogni modo che le attività umane possano distruggere gli habitat sono solo alcune delle cose che insieme possiamo impegnarci a fare.

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