Scoperta incredibile in una grotta: portato alla luce un reperto di 25 mila anni fa

Scoperta incredibile in una grotta, emerso un reperto di 25 mila anni che ha consentito ai ricercatori di fare importanti comparazioni genetiche. Ecco di chi è l’oggetto ritrovato.

scoperta incredibile in una grotta
Scoperta incredibile in una grotta – viaggi.nanopress.it

Ogni giorno sono fatte delle scoperte che consentono ai ricercatori di risalire a tempi indietro. Ed è proprio questo il caso. Un oggetto ritrovato risalente a 25 mila anni fa ha svelato grazie ad alcuni studi condotti il DNA della proprietaria originaria. Ecco di cosa si tratta e chi era il possessore.

Scoperta incredibile in una grotta: il DNA svela il possessore

L’oggetto che è stato ritrovato e che risale a 25 mila anni fa è un ciondolo. Si tratta di un ciondolo molto particolare perché è un dente umano. Il ciondolo di dente utilizzato come collana è stato analizzato ed è stato trovato su di esso del DNA. Molto probabilmente è stato il sudore che ha contatto con il collo e il petto ha assorbito il DNA.

La dottoressa Marie Soressi e i colleghi dell’Università dei Paesi Bassi sono stati capaci di estrarre questo DNA senza apportare alcun danno al dente. Infatti hanno utilizzato un nuovissimo processo per cui sono serviti 8 anni per lo sviluppo. Si tratta di una tecnica che potrebbe essere davvero innovativa.

ciondolo di dente
ciondolo di dente – viaggi.nanopress.it (foto scienzenotizie.it)

Questa tecnica messa a punto all’Università di Leiden potrebbe rivelare alcuni dettagli su alcune popolazioni antiche. Il ciondolo si trovava in una grotta della Siberia in Russia. In questa grotta hanno vissuto per diverso tempo, circa 300 mila anni diverse specie di uomini.

Lo studio condotto da Soressi e i suoi colleghi intitolato È quasi come aprire una macchina per viaggiare nel tempo è stato pubblicato sulla rivista Nature. Ha parlare anche la coautrice dello studio, una biologa molecolare, Elena Essel. Quest’ultima ha lavorato sul DNA all’interno di un istituto in Germania.

analisi DNA
analisi DNA – viaggi.nanopress.it

La biologa ha spiegato che grazie a quel campione sono riusciti a capire di più sulle persone che un tempo abitavano in quella grotta. Con un piccolo campione si è quindi in grado di scoprire di più. Con oggetti, manufatti, strumenti, gioielli e altro sarà possibile capire di più.

Di seguito andremo a capire come è stato possibile ricavare il DNA dal ciondolo di dente. Andremo a vedere anche tutti gli inconvenienti che sono usciti fuori per quanto riguarda il metodo. Nel prossimo paragrafo tutti i dettagli.

Ecco come è stato ottenuto il DNA dal ciondolo di dente

Il DNA è stato ottenuto dall’interno dei pori del dente. Questo è stato messo all’interno di una soluzione salina che diventava sempre più calda che non ha alterato in alcun modo il ciondolo di dente. Dopo l’immersione il ciondolo ha rilasciato del materiale genetico. Anche se in piccole quantità queste sono bastate per poterlo analizzare.

DNA di 25 mila anni fa
DNA di 25 mila anni fa – viaggi.nanopress.it

È stato quindi sequenziato e confrontato con altri DNA del passato. Così si è capito che si tratta di un dente di circa 25 mila anni fa. Pare quindi che si tratta del DNA di una femmina di Homo Sapiens. È stato possibile anche ricavare il corredo genetico che ricorda molto quello degli esemplari vissuti in Eurasia Settentrionale.

Ci sono però stati degli inconvenienti. Infatti ci vuole tempo per l’estrazione del DNA e poi il DNA moderno può contaminare un artefatto. Proprio per questo la biologa molecolare e i suoi colleghi sono al lavoro affinché sia semplificato il processo. L’unico modo per ridurre le contaminazioni al momento sono l’utilizzo dei guanti da parte degli archeologi.

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