Questa forma di vita ossessiona gli scienziati da tempo: non ha gambe e non ha bocca, eppure si sposta e si nutre.
Sopravvivere a ogni costo, trovare sotterfugi ed escogitare piani per raggiungere un obiettivo specifico a quanto pare non sono solo prerogative dell’essere umano e degli animali. In natura esiste infatti, da circa 500 milioni di anni, una particolare forma di vita capace di apprendere e attuare strategie per adattarsi, alimentarsi e riprodursi.
Questo essere, che da alcuni anni a questa parte è oggetto di studi approfonditi, ossessiona gli scienziati per la sua intelligenza. Eppure è privo di cervello e di un sistema nervoso, così come di gambe e di bocca. Per le sue strane caratteristiche è stato definito come un alieno sul proprio Pianeta.
Forma di vita ossessiona gli scienziati: è un blob
Ricordate il noto film horror fantascientifico Blob – Fluido Mortale? Protagonista era una creatura melmosa proveniente dallo spazio siderale e arrivata sulla Terra per conquistarla. Ecco, l’essere di cui stiamo parlando a qualcosa di simile a quel mostro alieno gelatinoso, con la differenza che questo non è pericoloso per l’essere umano ed è dotato di un’intelligenza straordinaria.
Si tratta di una muffa melmosa, giallastra e appiccicosa, che tende a crescere formando grandi colonie. Queste muffe sono capaci di spostarsi fino a coprire distanze piuttosto lunghe, lasciando spore lungo il tragitto e creando una specie di reticolato lungo il quale espandersi.
Era il 1800 quando il micologo Lewis David de Schweinitz scoprì per la prima volta il Physarum Polycephalum. Sin da subito ci si accorse del suo comportamento insolito. Ora come allora, questa muffa si moltiplica e si riproduce in zone d’ombra e si nutre di batteri e microbi per nutrirsi.
Sebbene è stata sin dall’inizio classificata come intelligente, gli studi su di essa sono stati ripresi sono di recente.
La domanda che sostanzialmente gli studiosi si fanno è solo ed esclusivamente una. Come fa questa forma di vita senza neuroni e senza cervello ad avere una consapevolezza di sé tale da permetterle di scegliere gli ambienti dove riprodursi e spostarsi di conseguenza?
Studi recenti hanno dimostrato come questa muffa sia in grado di risolvere enigmi come trovare la via di fuga da un labirinto. Inoltre può immagazzinare informazioni sugli ambienti in cui prospera e su tutto ciò che incontra durante il suo cammino.
Questo le permette di ricordare, per esempio, dove ha trovato il cibo e agisce in modo tale da procurarselo secondo quanto imparato.
Esseri intelligenti, ma senza un cervello
Nonostante si tratti di un organismo unicellulare, ulteriori ricerche hanno dimostrato come ogni singola parte della muffa operi in maniera indipendente. Ma non solo. Sembrerebbe infatti che non solo sia in grado di apprendere, ma anche di condividere le informazioni con tutto il resto della colonia che ne trae beneficio.
I ricercatori a questo proposito hanno portato avanti un interessante esperimento. Nello stesso ambiente hanno collocato una muffa già adattata a certi ostacoli e altre ancora ignare.
Le cellule hanno iniziato a inglobarsi per far crescere la muffa e, con la meraviglia di tutti, ci si è resi conto di come anche le parti ignare grazie alla presenza di una sola cellula adattata siano state capaci di riconoscere gli ostacoli.
Una specie di condivisione di memoria che ancora si sta cercando di capire meglio. E chissà se un giorno questa muffa potrà mai essere integrata a nuove generazioni di robot o microchip.
La particolare capacità della muffa melmosa di tracciare reti interconnesse per svilupparsi è molto simile a quelle progettate dall’uomo per la costruzione di reti urbane per i trasporti e per la programmazione web.
Studiare bene questa forma di vita, quindi, potrebbe dare agli esperti un’occasione per trovare soluzioni alternative per ottimizzare l’instradamento del traffico internet o per migliorare il settore delle telecomunicazioni e dei trasporti.