Gli incredibili tesori provenienti dal mondo antico non smettono di stupirci. Una scoperta emerge in un campo agricolo e proviene dall’Antica Roma. Scopriamo dove ci troviamo.
L’incredibile patrimonio della civiltà romana sembra non esaurirsi mai. Questo popolo che ha conquistato territori in tutta Europa, influenzato culture, ancora oggi continua a far parlare di sé studiosi del settore ed archeologi in tutto il mondo. Arriva in questi giorni la notizia di un nuovo ritrovamento a dir poco improvviso, qualcosa di davvero molto ricco rinvenuto in un luogo dove nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Vediamo di che si tratta.
Scoperta emerge in un campo agricolo, ecco dove ci troviamo
Dicevamo che da Roma, il popolo romano ha espanso i suoi confini e combattuto incredibili battaglie allontanandosi molto dai confini laziali. Non dovrebbe stupirci più di tanto dunque quando vengono annunciati recuperi straordinari in qualche remota zona d’Europa.
Questa volta però il territorio di cui parliamo ha regalato dei tesori incredibili in maniera inaspettata, non durante una mirata campagna di studi, ma nel corso di semplici scavi preventivi. Si tratta di operazioni eseguite in determinate zone prima di procedere con lavori invasivi come costruzioni di infrastrutture, o case o come accaduto di recente anche di catene di supermercati.
Uno scrupolo in più che si osserva quando questi luoghi si trovano magari nelle vicinanze di aree in passato interessate da importanti ritrovamenti archeologici. Ci troviamo in Inghilterra e precisamente a Cockermouth.
Un delizioso paese di 7000 abitanti nella famosa contea della Cumbria. Gli appassionati di letteratura inglese lo ricorderanno come patria del poeta William Wordsworth.
Gli incredibili reperti rinvenuti a Cokermouth
L’incredibile scoperta è indirettamente merito del proprietario del terreno, il Sig. Bob Slack. L’uomo doveva infatti effettuare delle migliorie per proteggere la zona dagli alluvioni e per farlo si sarebbero resi necessari lavori piuttosto invasivi su quella porzione.
L’Amministrazione locale pertanto ha predisposto delle indagini preventive sul sito incaricando il team della Ecus Archaeology. Il motivo è probabilmente da ricercare nel fatto che a Papcastle, vicinissimo a Cockermouth sembra i romani avessero edificato un forte. Il luogo noto come Derventio, fu poi utilizzato dai normanni per costruire il castello di Cockermouth.
Ebbene dopo alcuni rilievi geofisici che hanno immediatamente evidenziato la presenza di qualcosa nel terreno, sono iniziati gli scavi che in prima battuta hanno svelato un’incredibile area di accampamento ed in seguito delle antiche mura. Successivamente è emersa anche una strada.
La scoperta dall’Antica Roma porta alla luce oggetti antichissimi
Un insediamento romano piuttosto esteso e non ancora del tutto esplorato. Nelle settimane successive ai primi rilievi gli scavi sono proseguiti lasciando emergere dei reperti molto preziosi: diversi mobili, anche un antico busto in roccia calcarea. Non solo perché nel sito erano presenti anche numerose monete, e frammenti di ceramica.
Tra questi probabilmente il ritrovamento di maggior valore risulta essere una antica fonderia e i suoi relativi resti produttivi.
Chiaramente al momento il terreno è stato dichiarato area archeologica e quindi i lavori in programma sono sospesi a data da destinarsi. Soprattutto perché la Ecus Archaeology ha poi analizzato anche il resto dell’area e pare che il terreno potrebbe rivelare anche altro, forse un piccolo tempio.
La vicina area di Derventio a Papcastle fu scoperta nel 1912. Esplorata più a fondo nel 1965 sembra sia stata occupata dal I secolo a.C. fino al 120 d.C. e poi di nuovo dal 160 d.C. alla fine del IV secolo. Nell’ambito di questi scavi venne scoperta anche una antica casa. Successivamente alcuni episodi alluvionali nel 2009 hanno fatto emergere nuovi reperti. Gli scavi sono dunque ripresi tra il 2010 ed il 2015.
Gli archeologi hanno recuperato un mulino ad acqua romano, un antico mansio. Tutti reperti collocabili tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. Periodo in cui sembra che Derventio fosse al massimo dell’attività e dello splendore.