Minaccia invasiva per il nostro Paese, una nuova specie nota per la sua elevata capacità invasiva sbarca in Italia: la sua puntura è pericolosa.
Con l’arrivo dell’estate, tornano anche le zanzare e fra queste si fa spazio anche una preoccupante presenza nuova.
Fabrizio Montarsi, un biologo dell’istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, anticipa già che questa specie, conosciuta scientificamente come Aedes japonicus, è stabilmente presente in Italia già dal 2015, principalmente in regioni settentrionali come per esempio il Friuli Venezia Giulia.
Questa nuova specie invasiva si distingue per le dimensioni e per il suo corpo nero particolarmente visibile, oltre ché dalla sua capacità di provocare gonfiori notevoli a chi viene punto.
Tale fenomeno può intensificarsi nel nostro Paese, dove la popolazione non è abituata a questo tipo di punture, comportamento tipico di tutte le nuove specie invasive.
Nuova specie invasiva in Italia, ecco di cosa si tratta
La zanzara giapponese ha trovato la propria collocazione principalmente in regioni settentrionali, arrivando direttamente dall’Austria e dalla Slovenia ma limitandosi a zone montane e pedemontana.
Questa specie non è riuscita ad espandersi ulteriormente, molto probabilmente a causa della concorrenza della zanzara tigre, più adatta a climi italiani.
La zanzara giapponese è nota, oltre che per il suo aspetto come abbiamo accennato poc’anzi, anche per la sua elevata capacità invasiva. Si classifica fra le prime 100 specie più invasive al mondo.
“Si tratta di un bel zanzarone nero, più grande della Tigre, che si vede molto bene e ad alcune persone la puntura può dare grossi pomfi. Questo anche perché nel nostro Paese non siamo abituati e, come accade con i nuovi patogeni, anche con le nuove zanzare si possono avere reazioni più aggressive”.
Resta per adesso il dubbio sulla potenziale capacità di questa zanzara di trasmettere malattie come per esempio la Chikungunya e la Dengue, veicolate già dalla zanzara tigre.
Per ora sono in corso diversi studi per valutare questa eventualità, senza ancora giungere però ad una conclusione definitiva.
Questa specie, a differenza delle altre, ha dimostrato una sorprendente resilienza al freddo ed è capace di sopravvivere anche in condizioni climatiche molto rigide, molto di più rispetto a quelle italiane.
“Non solo il cambiamento climatico. – ha spiegato Montarsi – C’è di mezzo anche la globalizzazione dei viaggi e dei commerci. Questa zanzara giunge infatti dal Sud Est asiatico ma ha trovato nel Paese le condizioni climatiche adatte per radicarsi e diffondersi. Ecco dove entra in gioco il cambiamento climatico. In Italia non fa più freddo come una volta e questo rappresenta un vantaggio per la zanzara giapponese, spesso le uova resistono bene anche in inverno”.