Esiste un paese in cui le formiche vengono usate anche per scopi medici. Di quale paese si tratta? Scopriamo di seguito dove avviene questa pratica che pare sia anche molto diffusa.
C’è un Paese al mondo dove le formiche vengono impiegate per eseguire punti di sutura. Stiamo parlando dell’Africa orientale e le formiche sono quelle legionarie appartenenti al genere Dorylus Fabricius. Scopriamo tutto su queste formiche e come vengono usate!
La specie di formiche Dorylus Fabricius
La Dorylus Fabricius è un genere di formiche legionarie appartenente alla sotto famiglia Dorylinae. Meglio note come “formiche scacciatrici” o “formiche safari”, vivono soprattutto nell’Africa orientale, ma sono largamente diffuse anche nell’Asia tropicale.
Questa specie si differisce dalle altre comuni legionarie perché costruisce veri e propri formicai, anche se per poco tempo, infatti durano da qualche giorno ad alcuni mesi. La colonia può comprendere oltre 20 milioni di individui ed è composta da operai e soldati.
Questi ultimi sono i capi e si distinguono per le mandibole a tenaglia e la testa grande. Anche se sono in grado di pungere, per difendersi preferiscono ricorrere alle loro mascelle forti e robuste.
Quando le scorte cominciano a scarseggiare, le formiche del genere Dorylus, lasciano stagionalmente il formicaio e formano imponenti colonne di marcia di formiche, che possono costituire una vera minaccia anche per l’uomo.
In caso di morsi, sono talmente dolorosi da lasciare due ferite da puntura quando la formica viene rimossa. Non solo, rimuoverla è anche complicato visto che ha mascelle molto forti e si possono rompere in due senza che lasci la presa.
Le formiche vengono impiegate come punti di sutura
La caratteristica delle mascelle di questa specie Dorylus Fabricius, è quella di essere talmente forte e resistente da renderla ideale per essere usate nell’Africa orientale come punti di sutura. Ad esempio, quando i guerrieri masai sono nel bosco e capita che hanno delle ferite, usano questi insetti per suturarle.
La procedura è semplice: i guerrieri prendono da terra una formica soldato e fanno in modo che morda i lembi della ferita. Non appena la presa è salda, il corpo della formica viene staccato e come punto di sutura rimane la mandibola.
Si tratta di un rimedio naturale che può durare per vari giorni e fino a quando la ferita non guarisce può essere ripetuto. Dunque, le formiche legionarie di questa specie vengono usare per chiudere le ferite in casi di emergenza e assicurano un metodo naturale.
Nell’Africa orientale sono diverse le tribù indigene che ricorrono a questo metodo anche quando si feriscono nei cespugli. E’ un sistema molto diffuso e lo praticano tutti perché basta recuperare una formica per chiudere presto la ferita.
Il morso di questi insetti agisce sui lembi della ferita come delle vere e proprie graffette chirurgiche, tanto che la sutura rimane anche per diversi giorni, fino a quando la ferita non guarisce.
La pratica però non è sicura
E’ importante sottolineare che, nonostante questa pratica sia molto diffusa nell’Africa orientale, e sia del tutto naturale, tuttavia non è sicura. Infatti, anche se aiutano a chiudere la ferita, le mandibole delle formiche possono causare infezioni in quanto non sono sterili.
La conferma di tutto ciò arriva da Grzegorz Buczkowski, che ha affermato come questo metodo non ha nulla a che vedere con una soluzione medica, adatta a chiudere la ferita e a farla guarire senza il rischio di incorrere in gravi infezioni.
Buczkowski ha dunque sottolineato che questa pratica non deve essere eseguita e chi la mette in atto rischia grosso.