Rivenuta una specie ritenuta estinta da ben 40 anni, ricercatori senza parole

Un raro esemplare di pipistrello Rhinolophus dilli o pipistrello a ferro di cavallo è stato avvistato in Ruanda. 

Specie ritenuta estinta
Specie ritenuta estinta – viaggi.nanopress.it

Rhinolophus dilli o pipistrello a ferro di cavallo, è questo il nome appartenente ad una rarissima specie di pipistrello di recente avvistata in Ruanda. E più esattamente all’interno del Nyungwe National Park.

Ma, cosa c’è di sorprendente in tutto questo? Semplicemente il fatto che negli ultimi anni si è parlato della specie in questione prima come una specie a rischio estinzione e poi come una specie estinta. Ma vediamo nello specifico come è avvenuta la scoperta e cosa dichiarano i ricercatori.

In Ruanda trovato esemplare di pipistrello dichiarato estinto

Sono trascorsi più di 40 anni da quando è stato avvistato l’ultimo esemplare di Rhinolophus dilli. O pipistrello a forma di cavallo. Stiamo nello specifico parlando dell’unico genere di pipistrello appartenente alla famiglia dei Rinolofidi definito a ferro di cavallo proprio per la particolare forma della sua bocca e del naso.

In realtà esemplari appartenenti a tale specie erano stati avvistati per l’ultima volta oltre 40 anni fa. E per tale motivo si è prima parlato di specie a rischio estinzione e successivamente, in seguito ai mancati avvistamenti, di specie estinta. Dopo più di 40 anni l’incredibile scoperta all’interno del Nyungwe National Park in Ruanda.

Un esemplare appartenente alla specie in questione è stato infatti ritrovato lasciando tutti senza parole.

i ricercatori fin da subito si sono resi conto di avere davanti ai propri occhi un pipistrello davvero straordinario oltre che diverso da quelli solitamente in circolazione.

E nello specifico proprio i ricercatori hanno subito notato la particolare forma della bocca e del naso capendo in questo modo che quello che avevano davanti era proprio un pipistrello a ferro di cavallo. 

pipistrello
pipistrello – viaggi.nanopress.it

Le parole dei ricercatori della BCI

I ricercatori della BCI ovvero la Bat Conservation International sono intervenuti sull’incredibile scoperta effettuata esprimendo parole di stupore. In particolar modo il Dr. Winifried ha rivelato di aver capito fin da subito che quello che avevano davanti ai propri occhi era un pipistrello insolito.

Il dottore ha parlato dei segni presenti sul muso dell’animale definendoli particolarmente marcati. E a tal proposito ha rivelato che proprio la loro forma a ferro di cavallo e i lembi di pelle presenti sul naso li rendono facilmente riconoscibili rispetto ad altre specie.

Ma, come sono intervenuti i ricercatori? A tale domanda è possibile rispondere affermando che proprio dopo aver trovato l’animale hanno provveduto prima ad effettuare delle fotografie. E successivamente sono intervenuti prendendone le misure per poter riuscire a confrontarle con quelle dei dati presenti negli archivi museali di tutta Europa.

Quello che inizialmente era un sospetto si è quindi trasformato molto presto in una conferma e in una vera e propria scoperta. Quello avvistato era proprio un pipistrello Rhinolophus dilli, o pipistrello a ferro di cavallo.

Che fine ha fatto l’animale? A tale domanda è possibile rispondere affermando che proprio dopo il ritrovamento, dopo aver potuto analizzare misure e forme e dopo aver potuto confermare che si trattava di un rarissimo esemplare l’animale ha avuto la possibilità di tornare in natura.

E proprio tale ritrovamento ha reso possibile far uscire il pipistrello Rhinolophus dilli, o pipistrello a ferro di cavallo dalla lista degli animali estinti.

Il nuovo progetto portato avanti dai ricercatori

In seguito al ritrovamento dell’animale i ricercatori della Bat Conservation International ovvero la BCI hanno dato il via ad un nuovo particolare progetto. L’obiettivo è proprio quello di riuscire a trovare altri esemplari appartenenti alla stessa specie.

Rhinolophus dilli
Rhinolophus dilli – viaggi.nanopress.it

Proprio per raggiungere tale obiettivo nel corso degli anni sono state effettuate analisi in diverse grotte. E grazie a tali analisi i ricercatori hanno potuto rilevare la presenza di altri esemplari in otto diverse cavità.

In nove anni sono state effettuate, per essere più precisi, una serie di registrazioni audio e monitoraggio continuo che hanno reso possibile effettuare tali incredibili scoperte. A tal proposito è però necessario effettuare una precisazione.

Nonostante le scoperte di alcuni esemplari è comunque opportuno precisare che l’area di diffusione del pipistrello in questione è ancora particolarmente piccola.

I ricercatori hanno quindi voluto precisare di essere disposti a fare tutto quello che serve per poter garantire a tale specie animale di poter continuare a vivere in quello che è il suo naturale habitat.

Impostazioni privacy