Un’antica città sommersa nelle acque cristalline di un lago, che è diventato una destinazione molto interessante e popolare.
Aperta al turismo subacqueo, offre ai visitatori la possibilità di esplorare le sue strade, i templi e le case antiche, insieme a sculture e altri artefatti. Un luogo dimenticato che è un vero gioiello.
Una città completamente sommersa, scoperta dagli archeologi negli anni Novanta, dove trovarono un luogo millenario intatto.
La città sommersa
La città di Shi Cheng (noto anche come “la città sommersa di Shi Cheng”), nella provincia cinese di Zhejiang fu costruita durante la dinastia Ming. Fu completamente sommersa dalle acque del fiume Xin’anjiang negli anni ’50 per la costruzione di una diga.
Negli anni ’90, gli archeologi scoprirono la città e nel 2001, sono stati avviati i lavori per il suo recupero, che hanno richiesto l’utilizzo di tecnologie avanzate per pompare l’acqua e mantenere l’ambiente umido e protetto preservando gli antichi edifici e i loro tesori.
Oggi, Shi Cheng è diventata una destinazione popolare per i subacquei e gli appassionati di storia che si immergono alla scoperta di questi luoghi meravigliosi e affascinanti ma dimenticati da tempo.
Chiamata la città dei Leoni, si trova a una profondità tra i 22 e i 40 metri e nell’antichità, al suo massimo splendore, ospitava fino a 290 mila persone.
La scomparsa
La scomparsa della città di Shi Cheng, fa parte di una delle tante storie di antichi territori della Cina.
La città dei Leoni si trova sotto le spettacolari acque cristalline, circondate da foreste tropicali e isole esotiche del lago Qiandao, un bacino artificiale, che ospita e nasconde una città meravigliosa, scomparsa nel 1959.
Fu sommersa all’improvviso e velocemente, quando venne creato il lago Qiandao, realizzato, come riserva idrica per la stazione idroelettrica sul fiume Xin’an.
La sua storia
Ai piedi della Montagna dei Cinque Leoni (monte Wu Shi) nascevano due città, Shi Cheng e He Cheng.
La prima fu fondata nel 621 dalla dinastia Tang. Importante centro economico, culturale e politico.
Vicino sorgeva una città più antica, chiamata He Cheng, fondata nel 208 dalla dinastia Han. Era un porto sul fiume Xin’an.
Nel 1959, si rese necessaria la costruzione di una centrale idroelettrica e quindi di un bacino per fornire l’energia alla capitale della provincia di Zhejiang, la città di Hangzhou, che era in continua crescita.
Quindi, per la creazione del lago artificiale di Qiandao vennero sommerse non solo le due città di Shi Cheng e He Cheng, ma anche altre 27 città, più di 1.000 villaggi e tantissimi ettari di terreni agricoli, circa 20.000.
Le persone che abitavano queste città erano ben 290.000 e furono costrette ad abbandonare le loro città e le loro case.
La scoperta della città sommersa
Il lago Qiando, negli anni, divenne un luogo importante per il turismo, per le sue acque cristalline, che sono in parte anche potabili, ma soprattutto per il suo panorama.
È circondato da foreste tropicali e da fantastiche isole, più di mille (viene infatti chiamato il Lago delle Mille Isole).
Queste stesse isole sono delle mete ambite, le più conosciute sono l’Isola delle Scimmie e l’Isola degli Uccelli.
Fu proprio per l’incremento del turismo che il governo cinese provò a cercare le isole dimenticate.
Nel 2001, la prima spedizione fu subito fortunata trovando, intatta, una cinta muraria.
Vennero condotte subito altre ricerche e fu allora che il nucleo delle città fu scoperto intatto, preservato dalle acque del lago: scale, strade, templi, case e anche sculture.
Nel 2005 vennero poi scoperte le altre città sommerse.
Ci sono tantissime iniziative turistiche, tra Aprile e Novembre, per andare alla scoperta delle antiche città nascoste.
Vere immersioni avventuriere ed esploratrici (il sito non è mappato), dove è possibile ammirare alcuni dettagli delle città, come le loro torri e le porte di ingresso delle antiche cittadine.
Se siete degli amanti delle avventure e di immersioni, questa parte della Cina è perfetta per godervi una bellissima vacanza alla riscoperta di meraviglie perdute nel tempo.