Ritrovamento stupefacente in Egitto: è stata ritrovata l’antica città perduta di Thonis Heracleion.
Prima dell’anno 2000, quando è stata ritrovata da Franck Goddio e dall’Istituto Europeo di Archeologia Subacquea (IEASM), dell’antica città di Thonis Heracleion non si sapeva assolutamente nulla. Dopo quattro anni di ricerche e scavi, gli studiosi sono riusciti a mappare l’intera area della città, posta a circa sei chilometri e mezzo dall’attuale costa.
Ritrovamento stupefacente in Egitto: la strabiliante scoperta
Franck Goddio e la sua squadra di ricercatori hanno ritrovato parti dell’antica città grazie a sofisticate attrezzature subacquee dopo più di due millenni. Si tratta del più grande porto d’Egitto, per anni considerato unico ingresso del Paese a pochi chilometri da Alessandria.
I resti si trovano a circa 150 piedi sott’acqua, all’interno di un’area di 11×15 chilometri nei pressi di Abukir. Tra i reperti ritrovati ci sono:
- più di 64 navi sepolte tra l’argilla e la sabbia del fondale
- una stele
- monete d’oro
- pesi in bronzo e pietra
- statue giganti e centinaia di altre sculture più piccole di alcune divinità
- lastre di pietra incisa da scritte in greco antico ed egiziano
- calchi di sarcofagi
- più di 700 ancore antiche
“L’abbondanza di testimonianze storiche, statue colossali, iscrizioni ed elementi architettonici, gioielli e monete, oggetti rituali e ceramiche, raccontano una civiltà congelata nel tempo”
Tutti i ritrovamenti sono stati trasferiti nel Grande Museo Egizio del Cairo.
Una città sommersa a causa di cataclismi
Secondo le ricerche, il sito archeologico in questione è stato in passato interessato da fenomeni geologici causati dal movimento del terreno. La sua sommersione è quindi dovuta principalmente a questo, oltre che all’aumento del livello del mare che nel corso del tempo ha letteralmente sommerso la terra.
Inoltre, altre analisi hanno anche suggerito che il terreno fosse stato soggetto del fenomeno localizzato della liquefazione del terreno. Questo, a sua volta, è stato probabilmente causato dalla forte pressione sul suolo argilloso provocata dalle grandi costruzioni. La pressione, insieme al sovraccarico di peso incrementato dall’alta marea o da un eventuale maremoto, avrebbe compresso il suolo favorendo l’espulsione di acqua contenuta nella superficie fatta per lo più d’argilla. Quando l’argilla ha perso il suo volume iniziale, è inevitabilmente e improvvisamente ceduta. Tutto questo può anche essere la causa di un possibile terremoto. Potrebbero essere stati questi fenomeni, quindi, ad aver causato la distruzione e la sommersione dell’antica città di Thonis Heracleion.
La storia di Thonis Heracleion
L’antica città di Thonis è stata costruita in origine su alcune isole nei pressi del delta del fiume Nilo, intorno all’VIII secolo a.C. ancora prima di Alessandria. La sua posizione strategica faceva sì che la città potesse usufruire di canali naturali, costellati di porti, ancoraggi e moli. Nella storia dell’antico Egitto la città ha avuto di certo una notorietà e una gloria grandiosa, visto che ben presto è diventata il porto principale anche per quanto riguarda il commercio internazionale. Nel periodo del suo massimo splendore, tra il VI e il IV secolo a.C., Thonis era costituita da tantissimi monumenti:
- un grande tempio dedicato al dio Amon-Gerb al centro della città
- santuari dedicati a Osiride e altri dei, mete di pellegrinaggio famose per le miracolose guarigioni
- sculture mastodontiche
A partire dal II secolo a.C. circa, la città è stata colpita da cataclismi e disastri naturali che ne segnarono pian piano la fine. Così, Alessandria, che nel frattempo era stata fondata da Alessandro Magno, prese presto il suo posto.