Un misterioso pozzo sul pavimento, ritrovato nell’ambito della ristrutturazione di una casa. Di che si tratta? Scopriamolo.
Ristrutturare casa può diventare un vero e proprio dramma per molti di noi. Intoppi, imprevisti, disordine, sono solo alcune delle paure che ci vengono in mente quando pensiamo di rimaneggiare da capo una vecchia abitazione. Mai come quello che è accaduto a queste persone. Una storia incredibile che ha fatto davvero molto parlare.
Un misterioso pozzo all’interno di un’abitazione
Quando ci si approccia a vecchi edifici, si sa che nell’ambito di una ristrutturazione possono venire fuori autentiche sorprese. Certo magari si pensa a qualche oggetto antico, una vecchia carta da parati. Al massimo problemi di muffa ed infiltrazione.
Quello che si sono trovati davanti queste persone è qualcosa che va però oltre l’immaginazione. Ci troviamo nella Blue Door Gallery, una sorta di museo nello stato del Maine. Al momento di ristrutturare il posto i proprietari hanno infatti rinvenuto un misterioso pozzo. Che oggi però fa parte della struttura e ne costituisce la principale attrazione.
A raccontarlo è Janice Santini, fondatrice di questa galleria d’arte contemporanea molto apprezzata nella zona. Soprattutto perché ospita di continuo opere di artisti locali e regionali. A quanto pare il pozzo era parte integrante di un fienile costruito nel 1857. Proprio Santini è stata la prima ad individuarlo quando aveva deciso che quel fienile sarebbe diventato la galleria.
Oggi è conosciuto come Pozzo del Perdono ed onde evitare spiacevoli incidenti tra i visitatori, è stato dotato anche di una copertura in vetro. Una visione suggestiva che consente di ammirarne la profondità e l’interno in tutta sicurezza.
La Blue Door Gallery
Alcuni utenti che ne hanno visto video e foto sul web, così come chi ha avuto modo di vederlo da vicino, lo paragona a qualcosa da film horror. Sembra che da un momento all’altro possa uscire qualche misteriosa e pericolosa creatura, affermano alcuni. Altri ne mettono in dubbio addirittura la veridicità, dicendo che forse si tratta di un effetto ottico ottenuto dai proprietari con alcuni specchi in Led.
Janice Santini respinge con forza la teoria spiegando che in passato il pozzo era collegato ad una ferrovia sotterranea, una fitta rete di tunnel che venivano utilizzati per nascondere gli schiavi e portarli lontano. In passato questa rete era conosciuta come Underground Railroad. Dunque è in realtà molto bello che la Blue Door Gallery abbia deciso di omaggiare questa vicenda, rendendolo parte integrante del museo.
Proprio per questo motivo, attira visitatori ogni anno. Persone di tutte le età che vogliono sia ammirare le opere d’arte della galleria, che conoscere un pezzo di storia degli Stati Uniti.