Una delle fiction italiane più amata e longeva della tv è stata ambientata proprio in questo paese, situato nel cuore dell’Italia ed estremamente suggestivo. Scopri qual è.
Dalla nona stagione in poi, la fiction italiana molto amata è stata girata in questo borgo molto suggestivo che è sede anche di un importante festival.
La location di una fiction italiana molto amata
Quando ci si appassiona ad una serie tv oppure ad una fiction italiana, capita di volerne conoscere i retroscena che riguardano non solo gli attori principali ma anche le riprese. Un esempio è rappresentato dalle location che hanno fatto da sfondo alle avventure di quelli che, con il tempo, sono diventati i nostri personaggi preferiti.
Ne è il caso, ad esempio, la fiction italiana molto amata e tanto longeva di Don Matteo che vanta fan di ogni età. La serie è stata prodotta da Lux Vide e Rai Fiction ed è andata in onda su Rai1 per la prima volta il 7 gennaio 2000. A far sì che avesse tanto successo hanno contribuito i personaggi e le loro caratterizzazioni, le trame ma anche la contemporaneità dei temi trattati. Tanto che il format è stato esportato sia in Europa che in America e Australia.
Gubbio, in Umbria, è stato il borgo che ha ospitato tutte e 8 le prime stagioni. Dalla nona stagione in poi, invece, la fiction italiana è stata ambientata a Spoleto. I luoghi della cittadina umbra sono particolarmente riconoscibili, soprattutto a chi ha avuto la possibilità di andarci almeno una volta. Un borgo che, oltre ad essere molto caratteristico, è famoso anche per ospitare ogni anno l’omonimo festival.
I luoghi della fiction
Tra i luoghi molto riconoscibili di Spoleto in cui è stata ambientata Don Matteo c’è, ad esempio, la piazza del Duomo. Lì ha sede la canonica del parroco. Poi, Palazzo Bufalini è stato trasformato al fine di diventare la caserma. Nella basilica di Sant’Eufemia, invece, è stata creata la chiesa di Don Matteo ed è proprio lì che hanno luogo la maggior parte delle riprese.
La casa di Nino Frassica che interpreta Cecchini e quella di Simone Montedoro che veste i panni del Capitano Tommasi sono state ricreate in via Fontesca. Il Parlatoio del carcere è stato ricreato nel Teatro Caio Melisso. Nella scuola delle Maestre Pie Filippini, invece, sono state girate le scene della scuola elementare. Corso Garibaldi, la strada principale del centro storico, è stato il teatro per le lunghe passeggiate del Don insieme al maresciallo.
I percorsi in bicicletta di Terence Hill sono state girate soprattutto sul Ponte delle Torri che porta alla Rocca Albornoziana, il castello di Spoleto.