Ricorda la Svizzera ma siamo in un altro posto: si trova nel nostro Paese

Esiste un posto in Italia che sembra uscito da una cartolina della Svizzera ma non è così. Scopri dove si trova e perché vale la pena visitarlo. 

Villaggio
Villaggio credits si viaggia – viaggi.nanopress.it

Ci sono dei posti in Italia in cui sembra di essere all’estero. Ed è proprio il caso di questo villaggio che sembra in Svizzera ma per raggiungerlo non bisogna varcare i confini nazionali.

Sembra la Svizzera ma non lo è

Ci sono posti in Italia che sembrano essere altri posti del mondo. Un esempio è rappresentato, ad esempio, dal giardino giapponese che si trova nel cuore di Roma. Percorrendolo, infatti, sembra di essere trasportati alle pendici del monte Fuji pur rimanendo nella Capitale.

Oltre questo, ci sono molti altri posti che danno una sensazione simile ed è il caso del posto di cui stiamo per parlarti oggi che, pur sembrando un villaggio della Svizzera, per essere raggiunto non è necessario varcare i confini nazionali. Stiamo parlando del Villaggio Leumann che si trova in Piemonte, a Collegno, alle porte di Torino. Vediamo perché è così importante, affascinante e perché merita assolutamente una visita.

Villaggio Leumann
Villaggio Leumann – credits Repubblica – viaggi.nanopress.it

Un eco museo

Oggi il Villaggio Leumann è un eco museo a cielo aperto. Si tratta di un vecchio quartiere operaio, costruito sul finire del 1800, un autentico documento storico sullo sviluppo industriale italiano e una testimonianza della vita operaia del passato. Esso nacque dall’idea dell’imprenditore Napoleone Leumann che spostò la sua impresa da Voghera a Torino. La scelta cadde su un lotto di terreno di 60 mila metri quadri, allora in aperta campagna. Il sito produttivo era utile alla loro impresa che produceva cotone.

L’impresa, nel tempo, accrebbe il proprio prestigio. L’area del villaggio era strutturata in modo che il lavoro, la vita sociale e privata fossero bene integrate. Nel villaggio, infatti, erano presenti scuole ma anche enti previdenziali nonché circoli ricreativi. Un vero e proprio contesto sociale evoluto basato su una corretta istruzione che, secondo Napoleone, era fondamentale per avere buoni operai nel futuro.

Lo stile architettonico delle costruzioni ricorda proprio la Svizzera e, in parte, persino l’Inghilterra ed è molto particolare. Nel cotonificio c’erano anche mensa, ambulatorio, asilo nido e un circolo sportivo. Tutto il villaggio venne ultimato nel 1907. Nel 1955 il villaggio era servito da una tranvia e poi da una filovia soppressa poi nel 1979.

Negli anni ’70, infatti, il cotonificio chiuse i battenti e il villaggio ha rischiato di sparire per sempre per dare spazio ad anonimi palazzi. Per fortuna, però, è stato recuperato e, ad oggi, è il luogo dove circa un centinaio di ex dipendenti vivono ancora. Periodicamente, vengono organizzate delle visite guidate.

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