La città fantasma della Basilicata riapre i battenti dopo due anni di stop. Un luogo dalla storia tanto drammatica quanto suggestiva che non si può non visitare.
Il primo marzo di quest’anno ha finalmente riaperto dopo due anni di chiusura il Parco museale scenografico di Craco, la città fantasma nel cuore della Basilicata.
A partire da questa data, i viaggiatori potranno nuovamente visitare il borgo e scoprire la storia travagliata di questo piccolo paese tutti i giorni dal 1° aprile al 31 ottobre dalle 10:00 alle 18:00, mentre dal 1° novembre al 31 marzo ogni fine settimana e nei giorni festivi dalle 10:00 alle 15:00.
Ma cosa c’è di interessante in questa città e perché viene definita fantasma?
La città fantasma che ha catturato Mel Gibson
In Basilicata si trova un borgo che dall’alto della sua collina domina sulla provincia di Matera. Una collina, però, che si mostra spezzata e che ha costretto gli abitanti di Craco a fuggire altrove. La sua storia è antichissima, basti pensare che già nel 1060 il paese era conosciuto come Graculum.
Dal momento in cui venne dominata da Federico II di Svevia, Craco iniziò il suo cammino che lo portò a diventare nel corso del tempo un importante centro strategico militare, ma fu nota anche per via dei moti rivoluzionari e delle scorrerie dei briganti in seguito all’Unità d’Italia.
La fine della gloria di Craco è dovuta a una frana che negli anni Sessanta dello scorso secolo ha costretto gli abitanti a spostarsi nella valle sottostante. Da quel momento in poi, Craco Vecchia divenne un vero e proprio borgo fantasma.
Oggi questo borgo disabitato fa parte di una serie di itinerari turistiche che mirano a valorizzarlo e a far conoscere la sua storia. Craco Vecchia è talmente suggestivo da essere stato inserito nella lista dei World Monuments Founds all’interno della quale si trovano tutti i monumenti da salvaguardare nel mondo.
La sua bellezza ha persino catturato attori e personaggi famosi come Mel Gibson che proprio qui recitò per il film La passione di Cristo nel 2004, di cui alcune scene sono state girate nel borgo.
Il Parco Museale e la storia di Craco
Il Parco Museale Scenografico di Craco è uno dei progetti più importanti e innovativi del Paese. Un mix tra museo tradizionale e moderni eco musei, tra area archeologiche ed esperienze digitali, tra land art e storie di tradizioni e costumi.
Il Parco permette di visitare il borgo fantasma in tutta sicurezza, con guida ed elmetti protettivi. Non è infatti possibile avventurarsi nel paese in autonomia.
La storia di Craco è anche racchiusa negli altri monumenti che costellano il borgo. Tra gli edifici di maggiore interesse storico troviamo le numerose chiese e quattro palazzi nobiliari: Palazzo Carbone, Palazzo Grossi, Palazzo Cammarota e Palazzo Maronna.
All’interno dell’antico monastero di San Pietro è poi stato allestito il MEC, il Museo Emozionale di Craco che rappresenta un po’ la porta d’accesso al borgo vecchio. Il monastero si trova nei pressi della parte vecchia e risale al 1620 circa.
Dopo la frana e diverse altre calamità naturali è rimasto ben poco di questo luogo. Tuttavia i lavori di recupero svolti tra il 1998 e il 2015 hanno reso accessibili alcuni ambienti del Convento.
Per visitare il borgo di Craco, il MEC e l’ex monastero e alcune mostre fotografiche è necessario acquistare la Craco Card che dà accesso al borgo. É possibile acquistarla presso il MEC alle porte del paese.
La card costa 15 euro, mentre se si vuole visitare solo il borgo fantasma il prezzo del biglietto è di 10 euro. Il tour completo dura circa 2 ore. Tuttavia per informazioni più precise e certe basta visitare il sito ufficiale.