Un tesoro di epoca romana rivede la luce durante dei lavori di bonifica nel cuore della Capitale. Si tratta di una scoperta sensazionale.
Come spesso accade, le più grandi scoperte avvengono per caso. Ed è stato proprio il caso a far riemergere un importante reperto archeologico dalle profondità della terra nelle quali era nascosto da secoli.
Teatro della scoperta che ha lasciato tutti senza parole è ancora una volta Roma.
Un tesoro di epoca romana rivede la luce dopo secoli
Nel corso di alcuni interventi di bonifica nel condotto fognario nei pressi di Parco Scott, a Roma, gli addetti ai lavori si sono imbattuti in qualcosa di eccezionale. A 20 metri sotto la superficie hanno infatti ritrovato una preziosa statua in marmo e a grandezza naturale.
I lavori di bonifica stavano interessando l’area compresa tra la via Appia Antica e via Cristoforo Colombo, una zona che negli ultimi tempi ha particolarmente interessato gli archeologi visti tutti i reperti che son venuti fuori proprio da qui. Per questo, a seguire gli interventi vi era anche l’archeologa Federica Acierno.
Il prezioso reperto è venuto alla luce dopo settimane di lavoro. Si tratta di una statua di marmo a grandezza naturale, perfettamente conservata e completa persino del basamento.
La scultura inoltre raffigura un personaggio. Grazie alla clava e alla pelle di leone nemeo gli esperti hanno riconosciuto nella statua la figura di Ercole.
Secondo altri, invece, potrebbe trattarsi di un omaggio a una persona di una certa posizione sociale che, proprio per accentuare la propria importanza, avrebbe preso le sembianze dell’eroe greco.
Secondo quanto ipotizzato dagli archeologi, la statua non sarebbe stata ritrovata nella sua posizione originaria.
É molto probabile che sia stata spostata non intenzionalmente sotto Parco Scott quando fu costruito per la prima volta il condotto fognario, lo scorso secolo. La funzionaria Francesca Romana Paolillo ha comunque dichiarato che i lavori volti a ricostruire l’origine e la datazione della statua inizieranno a breve.
L’annuncio dell’importante scoperta
Ad annunciare la notizia della scoperta è stato proprio Parco Archeologico dell’Appia Antica, con un post su Facebook. Il direttore del Parco, Simone Quilici, ha affermato di essere rimasto a bocca aperta una volta visto il reperto.
Adesso, chi di competenza ha riposto la statua nei depositi in attesa di essere lavata e poi esaminata. Successivamente verrà collocata ed esposta nel Parco Archeologico dell’Appia Antica.
L’intenzione sarebbe quella di mostrarla come reperto d’eccellenza durante una mostra, attualmente in corso e visitabile fino al 30 giugno, presso il Casale di Santa Maria Nova.
Per gli esperti, sarebbe un’ottima occasione per rendere nota a tutti la grande scoperta, ma staremo a vedere se i tempi renderanno tutto questo realizzabile.
La via Appia e la sua candidatura all’Unesco
L’Ercole ritrovato è tuttavia solo l’ultima e più recente scoperta avvenuta nella Capitale, che ha fatto ripuntare l’attenzione sull’antica Via Appia.
La Regina delle Vie, che con i suoi 900 chilometri collegava Roma a Brindisi, ha di recente iniziato il suo percorso per entrare a far parte della lista dei beni Patrimonio dell’Umanità.
Se tutto procede nel verso giusto, la Via Appia diventerebbe quindi il cinquantanovesimo sito d’Italia a far parte della Lista Unesco.