Qui si cela una piccola Roma in miniatura: il borgo senza tempo

Incastonato tra le Alpi c’è un piccolo borgo che affonda le sue radici a due milioni di anni fa, nell’era quaternaria.

Municipio di Donnas
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L’italia è una magnifico concentrato di storia, cultura e natura. Molti posti ne sono viva testimonianza, come i piccoli territori. Tra i tanti borghi ce n’è uno che risale addirittura all’era quaternaria, circa due milioni di anni fa.

Il periodo in cui il movimento del ghiacciaio Balteo diede vita al bacino della Dora Baltea. Si tratta di Donnas, in Valle D’Aosta, regione costellata da piccoli centri abitati, castelli e località ricche di natura incontaminata.

Donnas è conosciuta anche con l’appellativo di piccola Roma perché conserva reperti risalenti a quell’epoca. Si trova su un tratto ancora ottimamente conservato della Strada Consolare delle Gallie. 

Un percorso che risale all’imperatore Augusto, il quale ne dispose la realizzazione allo scopo di collegare la Pianura Padana alla Gallia. L’insediamento più antico, Treby, venne però distrutto da una violenta frana nel 1176.

Antica strada romana

Dalle sue macerie sorse poi Donnas, a ridosso della montagna. Il paese divenne un centro molto importante. Dal 1341 infatti fu la prima zecca della Regione dove si coniava la moneta. Vi erano mercati, e anche un ospizio per pellegrini.

Fu dominato dai Savoia dal XIII secolo. Venne in seguito assegnato ai conti Enrielli nel XVII secolo. Era fortificato e vantava numerose residenze di nobili famiglie. Visitare oggi questo borgo è come fare un viaggio nel tempo.

Camminare per l’antica Strada romana, ne è un esempio. Si trova ad ovest del paese e risale al I secolo a.C. E’ un tratto lungo circa 200 metri e, se si osserva con attenzione, si possono vedere ancora i solchi lasciati dalle ruote dei carri. 

Donnas
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Ha un bellissimo Arco scavato nella roccia con un portone. Nel medioevo gli abitanti lo usavano, durante il giorno, per entrare e uscire dal paese e lo chiudevano per la notte. Inoltre, c’è anche una colonna miliare con inciso il numero XXXVI, ossia le miglia necessarie per arrivare ad Aosta.

Proseguendo ci si trova di fronte alla Cappella di Sant’Orso che pare risalire al 1176. In un vicoletto laterale si trova la Casa Forte, di stampo medievale con una torre rettangolare. Altra torre, ma di forma cilindrica, appartiene al Palazzo Enrielli, in fondo alla Piazzetta del Comune.

Musei del vino e del latte

 E’ tra gli edifici più antichi del borgo con un portale che risale al XVI secolo. Nel tempo questo edificio ha svolto numerose funzioni. Inizialmente fu la dimora della famiglia più importante del posto.

In seguito è divenuto sede di una scuola, di un albergo, di un carcere e di un Istituto Musicale. Da non perdere i due piccoli e particolarissimi Musei del Vino e del Latte.

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