Qui le lancette sono ferme dal 1700: il bellissimo borgo patrimonio UNESCO

Le lancette si sono fermate da 1700 in questo luogo. Scopriamo insieme questo borgo nel cuore del nostro paese.

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Qui le lancette si sono fermate – viaggi.nanopress.it

Se state cercando una meta ideale per una gita fuori porta alla scoperta delle bellezze del nostro paese, c’è almeno un luogo che sembra perfetto da visitare in primavera. Un borgo bellissimo che rimanda ad epoche antiche. E baciato da una luce veramente magica.

Le lancette si sono fermate dal 1700 in questo meraviglioso borgo

Quanti luoghi meravigliosi possiamo vantare nel nostro paese? Davvero moltissimi borghi e paesini da nord a sud, che negli ultimi anni stanno vivendo fortunatamente una lunga fase di riscoperta. Al primavera e l’autunno sono infatti stagioni ideali per programmare un weekend in uno di questi posti.

Ad esempio nel posto di cui parliamo oggi le lancette si sono fermate dal 1700. Come è possibile? Semplicemente perché tutto, l’architettura, le strade, i monumenti, il centro storico, sono immutati nel tempo, conservando ancora oggi antiche caratteristiche e siti storici ottimamente conservati.

Insomma ci riferiamo ad un luogo che è un vero orgoglio nella regione Sicilia. Ci riferiamo alla bella Noto. Un vero gioiello ed un simbolo del barocco siciliano, grazie ai monumenti e alla magica luce che all’ora del tramonto illumina tutta la città. Uno stile architettonico che racconta una storia davvero travagliata. In epoca medievale venne infatti distrutta da un terremoto, ma scavando ancora nel suo passato scopriamo che passarono di qui greci, arabi e bizantini.

Fu per lungo tempo un florido centro per il commercio, nota con il nome di Neas. Venne poi ricostruita nel 1693 con lo stile che ancora oggi la caratterizza: palazzi che riflettono il color oro del sole, pietre lisce, tutti fattori che l’hanno resa un Patrimonio dell’Umanità UNESCO sin dal 2002.

Cosa non perdere a Noto

Ad oggi è una delle mete più gettonate in Sicilia, grazie anche alle sue meravigliose spiagge, ma anche complice il turismo eno gastronomico. Si produce qui ottimo vino, ma anche olio. E come non citare le mandorle che sono un vero presidio Slow Food.

Cosa non perdere una volta in città? Naturalmente la celebre Basilica cattedrale di San Nicolò. Realizzata dal lavoro di Vincenzo Sinatra, Paolo Labisi e Rosario Gagliardi. Attualmente è considerata un patrimonio UNESCO. C’è poi anche la  Chiesa del Santissimo Crocifisso. La sua particolarità è la facciata esterna ancora oggi incompiuta. All’interno invece custodisce la reliquia della sacra spina della corona di Cristo.
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Noto – viaggi.nanopress.it
Noto non è solo chiese, ma anche palazzi meravigliosi, come il Palazzo Ducezio, oggi sede del municipio e celebre per le colonne ioniche che affacciano su grandi finestre. E ancora Palazzo Nicolaci di Villadorata, un piccolo simbolo del barocco, costituito da 90 ambienti interni. Il piano nobile è ancora oggi visitabile.
Non dimenticate poi i musei, come quello Civico Archeologico. Al suo interno potrete trovare diversi reperti di epoca romana ed ellenistica oltre a diverse mostre lungo tutto il corso dell’anno.  E come non citare il Museo etnografico di Noto e la Villa Romana del Tellaro, che conserva mosaici databili al IV secolo d.C.
Per gli amanti della natura c’è poi la meravigliosa cornice della Riserva naturale faunistica di Vendicari, che si trova tra Noto e Pachino. Si trovano qui diversi resti archeologici ed è molto amata dagli appassionati di birdwatching. Si possono ammirare qui esemplari di fenicottero rosa.
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