Il mare con una particolarità inquietante si trova in Italia, su quest’isola. Qui esiste una sola cala dove è possibile fare il bagno ed è necessario rispettare alcune regole. Ecco perché.
Non sempre quando si parla di isole le storie a queste legate sono per forza piacevoli. Basti pensare per esempio all’isola dei Serpenti, in Brasile, definita come tra le più pericolose al mondo, o ancora l’isola di North Sentinel, il fazzoletto di terra nel golfo del Bengala abitato dalla tribù più bellicosa che possa esistere e che attacca chiunque si avvicini alla propria terra.
Anche in Italia, seppur non a questi livelli, si trova un’isoletta che – nonostante sia bellissima – custodisce un segreto singolare. Qui infatti ci si può concedere un bagno nelle sue acque e trovare dei carcerati. É uno scherzo? No, siamo semplicemente a Pianosa.
Il mare con una particolarità inquietante si trova nel cuore dell’Arcipelago Toscano
L’isola di Pianosa, una delle meraviglie dell’Arcipelago Toscano, è diventata negli ultimi anni sempre più apprezzata dai turisti alla ricerca di una meta facilmente raggiungibile e dal mare particolarmente cristallino.
Fino a poco tempo fa, però, questa terra era conosciuta solo ed esclusivamente per il fatto di ospitare un carcere di massima sicurezza il quale ancora oggi ospita alcuni detenuti.
La storia del carcere di Pianosa è da ricercare nei lontani anni Settanta circa quando l’edificio fu richiesto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. La costruzione di un posto del genere, ovviamente, spinse gli abitanti a spostarsi altrove, abbandonando le proprie case.
Pianosa, abitata sin dai tempi dei romani, divenne una colonia penale già nel 1856 per poi trasformarsi, per l’appunto, in un carcere di massima sicurezza nel quale sono passati criminali e prigionieri politici. Oggi a controllare l’isola, gli edifici abbandonati e gli undici detenuti che ancora qui vivono sono due agenti della polizia penitenziaria.
Nel periodo estivo, poi, Pianosa inizia a popolarsi di turisti che arrivano fin qui per godersi la bellezza del suo mare da favola, fare snorkeling o visitare velocemente l’isola prima di tornare a casa, spesso inconsapevoli della storia che questo posto racchiude.
Cosa vedere a Pianosa
A voler valorizzare la storia di Pianosa sono stati i membri dell’associazione Amici di Pianosa i quali hanno ristrutturato alcuni edifici e dato vita a un museo iconografico. Tuttavia, la principale attrazione del posto è la spiaggia. L’unica nella quale è permessa la balneazione è Cala Giovanna.
Si tratta di una lingua di sabbia bianca che corre incontro a un mare eccezionalmente limpido e azzurro, tra l’altro, ricco di vita. Gli appassionati di snorkeling infatti troveranno qui un vero paradiso: a pelo d’acqua si possono incontrare non a caso grossi banchi di pesci quali cernie, saraghi, razze, murene o ancora castagnole e donzelle colorate.
Ma oltre al mare, quest’isola custodisce anche dell’altro. Nell’Ottocento, per esempio, proprio qui gli esperti hanno scoperto il grande complesso termale di Agrippa, una struttura caratterizzata da numerose vasche e pavimenti a mosaico. Non solo. Al III-IV secolo risalgono invece le catacombe, dei labirinti scavati nella roccia che pare rappresentino il più grande sistema sepolcrale ipogeo a nord di Roma (secondo Lonely Planet).
Le regole da rispettare
Nonostante Pianosa sia un’isola oggi molto frequentata dai turisti nel periodo estivo, è comunque bene ricordate che pur sempre di una colonia penale si tratta. Ci sono infatti delle regole che è necessario rispettare se non si vuole incorrere in multe salate. Non si può per esempio:
- superare il muro che separa il centro abitato dal resto dell’isola
- fare il bagno in luoghi che non siano Cala Giovanna
- raccogliere fiori, pietre o qualsiasi altra cosa
- dare fastidio ai detenuti che lavorano sull’isola.
Tenendo a mente queste semplici regole, ci si può inoltrare alla scoperta di Pianosa partendo dall’isola d’Elba con un traghetto che collega Marina di Campo e Portoferraio a quest’isola.