Gli scienziati trovano una specie mai scoperta prima: di cosa si tratta

Trovata una specie per la prima volta negli Stati Uniti, e il fatto preoccupa gli esperti. Si tratta di un esemplare alieno che potrebbe mettere in pericolo l’economia, ma anche l’uomo.

Scienziato
Scienziato – viaggi.nanopress.it

Quando un animale alloctono invade un territorio che non gli appartiene e i suoi avvistamenti diventano all’ordine del giorno c’è da preoccuparsi.

Questo perché una specie aliena può davvero mettere a repentaglio l’ecosistema del quale si è impossessata, spesso a causa delle azioni dell’uomo.

Quando ciò avviene, le autorità locali non possono far altro che cercare di risolvere il problema alla radice, o quanto meno di mitigare i danni della colonizzazione innaturale da parte dell’animale in questione. Qualcosa del genere è accaduto in Georgia, negli Stati Uniti, dove per la prima volta è stata avvistata una specie mai vista prima da queste parti.

Trovata una specie per la prima volta in Georgia: è alloctona

A Savannah il Dipartimento dell’Agricoltura ha dichiarato di aver avvistato per la prima volta un esemplare di calabrone dalle zampe gialle, o vespa velutina. Le autorità hanno lanciato l’allarme qualche giorno fa, non appena ci si è resi conto della gravità della situazione.

La Vespa velutina, nota anche come vespa asiatica o vespa killer, è una specie originaria dell’Asia orientale, precisamente dell’area compresa tra il nord dell’India e il nord della Cina. È stata introdotta accidentalmente in Europa, probabilmente attraverso il commercio di merci, e da quel momento si è diffusa a macchia d’olio in molte regioni del continente fino a volare oltre oceano.

Trovata una specie per la prima volta
Trovata una specie per la prima volta – viaggi.nanopress.it

Questi animali, decisamente invasivi, sono capaci di proliferare molto rapidamente. Per questo ogniqualvolta se ne avvista una, i territori interessati avviano campagne di monitoraggio ed eradicazione dei nidi, e cercano di sensibilizzare la popolazione e di invitarla a segnalare eventuali nidificazioni o singoli avvistamenti. Il motivo di tanta preoccupazione è semplice: la Vespa velutina, infatti, è una seria minaccia sia per l’ambiente sia per l’essere umano. E il motivo è presto detto.

La nemica degli insetti impollinatori

La Vespa velutina è uno dei più spietati predatori di api mellifere e di insetti impollinatori, e per questo rappresenta un pericolo da non sottovalutare.

Nella sua dieta, predilige la carne di vespe, mosche, ragni, bruchi, formiche, farfalle e afidi, ma le api costituiscono l’84% dei suoi pasti. Quando si trova a caccia, questo insetto pare catturi le api in volo, le decapiti e porti i loro corpi al proprio nido per alimentarsi e nutrire i suoi piccoli. Ma non solo. La presenza di Vespa velutina può causare inoltre stress alle colonie di api. L’ansia costante dovuta alla minaccia delle vespe predatrici può indebolirle, rendendole meno efficienti e più vulnerabili ai pericoli esterni.

E cosa potrebbe accadere se le api, nel peggiore dei casi, venissero meno?

I problemi legati all’agricoltura

Sappiamo che le api e altri insetti impollinatori sono essenziali per la riproduzione di molte piante, tra cui gli alberi da frutto. Il loro ruolo è infatti quello di trasferire il polline dai fiori maschili ai fiori femminili, consentendo la formazione dei frutti e dei semi.

La predazione e l’interferenza della Vespa velutina, riducendo l’efficienza dell’impollinazione, hanno sicuramente impatti negativi anche sulla produzione agricola.

Vespa velutina
Vespa velutina – viaggi.nanopress.it

La riduzione delle popolazioni di insetti impollinatori può influire di gran lunga sulla diversità delle colture e sulla produzione di cibi essenziali.

Alcune piante, come mele, pere, albicocche o ciliegie, sono particolarmente dipendenti dall’impollinazione. La perdita delle api, quindi, non può quindi che tradursi anche in perdita di cibo per l’uomo.

Trovata una specie per la prima volta: l’azione della Georgia

In Paesi come la Georgia, dove l’agricoltura rappresenta il settore più sviluppato e produttivo dal punto di vista economico, diventa di conseguenza fondamentale cercare di eradicare gli insetti invasivi che possono mettere a repentaglio l’intero sistema finanziario della regione.

Il Dipartimento dell’Agricoltura del posto ha perciò avviato una collaborazione con l’Università della Georgia per combattere questa grave minaccia. Per farlo, ha anche chiesto l’aiuto della popolazione indicando le caratteristiche distintive di questi esemplari: un insetto di circa 30 millimetri, a bande gialle e con zampe dalla punta altrettanto gialla.

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