Un particolare allarme arrivato proprio in questi giorni. Questa zona italiana si sgretola, scopriamo insieme cosa è successo e dove ci troviamo.
Non c’è pace a volte per il nostro amato territorio. Oltre le conseguenze del sempre più preoccupante cambiamento climatico, con notizie sconfortanti che arrivano dal resto del mondo, spesso abbiamo a che fare con notizie allarmanti anche dalla nostra bella Italia. Questa volta l’allarme arriva da una delle regioni più belle ed ha a che fare con alcuni danni al territorio, di produzione recente. Vediamo insieme quanto accaduto.
Questa zona italiana si sgretola, ecco cosa è successo
Una località famosa per le sue spiagge, bianche e fine, circondate da rocce e scogli. Una zona turistica nota per il clima mite, ma anche per il suo incredibile patrimonio culturale, ed anche per la sua lunga celebre tradizione gastronomica, ricca di pesce e vini pregiati.
Stiamo parlando della Puglia, nella sua zona più a sud, quella di Santa Maria di Leuca. Certamente tra le zone più gettonate per le vacanze estive, rinomata in tutto il mondo e ora purtroppo al centro di un curioso caso.
Questa zona d’Italia si sgretola, a lanciare l’allarme direttamente il sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca. Ci troviamo a Punta Ristola, comunemente indicata come il “tacco d’Italia”, che però da qualche giorno a questa parte è più corto di addirittura un metro.
Come è possibile? A quanto riferiscono le istituzioni, pare sia staccato un enorme pezzo di costone roccioso. Il tutto dovrebbe essere avvenuto nei primi giorni di maggio. Attualmente sono ancora in corso verifiche sul posto per attestare la certa entità del danno. Ma perché questa zona d’Italia si sgretola?
Il danno al “tacco d’Italia”, cos’è successo?
Secondo il Sindaco Petracca l’allarme è arrivato direttamente da alcuni pescatori accortisi immediatamente della strana mancanza di una porzione di territorio. Si ipotizza un metro, ma per confermarlo con certezza bisogna attendere. Le condizioni metereologiche non hanno inizialmente permesso delle verifiche approfondite.
Questa zona italiana si sgretola per cause naturali? A quanto sembra no. L’opinione comune è che il costone sia venuto via dopo lo scontro con un’imbarcazione. L’incidente è avvenuto tra il 2 e 3 maggio, pare nella notte.
Colpa sembra del mare in tempesta che avrebbe sballottolato il mezzo fino a spingerlo verso la punta più estrema di Punta Ristola.
La zona di Punta Ristola è indicata come “De Finibus Terrae”, cioè la fine della terra. Una porzione suggestiva che affaccia sul mare, indicato come zona finale della nostra bella penisola. Pensate che inizialmente si credeva che la zona finale d’Italia fosse Punta Meliso. A cambiare le carte in tavola sono state le immagini satellitari, assolutamente inequivocabili.
In generale è una zona considerata ostica per le imbarcazioni, non è raro che i mezzi che vi passano abbiano difficoltà in caso di meteo avverso. Sicuramente però una parte di Puglia molto bella. E non a caso territorio di antiche leggende.
Gi scogli che si trovano qui, sono infatti legati alla storia tramandata dalla mitologia greca di Medea e Giasone. L’antica tragedia che narra le vicende degli Argonauti, narra che qui si consumò la tremenda vendetta di Medea sull’amato. La donna aveva infatti aiutato Giasone e i suoi Argonauti a conquistare il vello d’oro e sposato l’uomo gli diede due figli. Ripudiata in favore della figlia del Re di Corinto, finse di accettare il suo destino.
In realtà fece in modo di avvelenare la nuova sposa di Giasone tramite una veste avvelenata, e nell’obiettivo di privare l’uomo che l’aveva tradita di una discendenza, decise di scagliare in mare i figli da lui avuti. Gli scogli di Punta Ristola secondo la la leggenda, altro non sono che i due corpi divenuti roccia una volta a contatto con le acque.
La leggenda narra che di notte passando in questa zona, si sentono ancora i loro lamenti.
Punta Ristola si trova inoltre adiacente alla famosa Grotta del Diavolo. Si tratta di una porzione di roccia dall’apertura di 4 metri di larghezza per 2 di altezza. Internamente misura 12 metri ed il particolare eco che produce, è davvero inquietante.
Sono rumori del mare, che però amplificati, negli anni hanno portato l’immaginazione popolare ad indicarla come bocca che conduce agli Inferi. All’interno sono stati ritrovati anche reperti risalenti ad epoca preistorica.