Un fenomeno davvero insolito sta facendo impazzire il web ma, soprattutto, gli scienziati di tutto il mondo. Quanto avvenuto su questa spiaggia che, improvvisamente, si è colorata di argento ha dello straordinario e del macabro allo stesso tempo. Il fenomeno è di quelli insoliti, di quelli che ti lasciano a bocca aperta con un brivido paralizzante che ti percorre la schiena per la paura.
La spiaggia in questione, infatti, è stata teatro di un fenomeno, fino a questo momento, sconosciuto. Non era mai capitata una cosa del genere in nessuna parte del mondo e, forse, mai nella storia. I mutamenti climatici che sempre di più si abbattono su di noi sotto forma di eventi climatici stremi, tempeste e temporali che on avremmo mai neppur immaginato nella vita, non sono nulla dinanzi a quanto avvenuto su queste sabbie.
Il fenomeno sconcertante è avvenuto ad Hakodate in Giappone. Una cittadina dell’isola principale più a nord del Giappone, Hokkaido. In un battito di ciglia la spiaggia si è colorata di un intenso argento vivo, in grado di riflettere i raggi solari abbagliando, così, chiunque provasse a fissare lo sguardo sulla spiaggia incuriosito dal fenomeno. Una intera porzione della costa si è prontamente colorata di argento.
Il tutto, naturalmente, ha destato allarme e sospetti e subito sono state avvertite le autorità. Quanto scoperto da chi si è recato sul luogo per ispezionarlo, ha del macabro. Il colore argento che ha, totalmente, cambiato i connotati alla sabbia di Hakodate, non è altro che una miriade di pesci morti. Tonnellate e tonnellate di sardine che si sono riversate sulle sabbie bagnate della città, cadaveri di peci trascinati dalla corrente fino a giungere a riva.
Sono migliaia, infatti, le tonnellate di pesce morto arenate sulla spiaggia giapponese. Sardine per lo più ma anche sgombri. I funzionari giunti sul posto sono rimasti scioccati, perplessi dinanzi ad una cosa che non si era mai verificata prima. L’allarme, naturalmente, è scattato intimando subito i cittadini del luogo a non consumare né tantomeno raccogliere i pesci morti sulla sabbia.
Quello che ha provocato questa enorme strage, infatti, è ancora del tutto sconosciuto alle autorità. Il pericolo che i pesci possano essere contaminati da qualche sostanza oppure morti per circostanze endemiche è alto. E’ sconsigliato, anzi proibito, dunque, avvicinarsi, raccoglierli o peggio consumarli. Tra le ipotesi che si fanno largo, infatti, potrebbe essere quella che vede protagonista l’acqua radioattiva della centrale nucleare di Fukushima, smaltita proprio dal Giappone nell’oceano.
Altra ipotesi davvero suggestiva e raccapricciante è quella che vede il banco di pesci inseguito da un enorme ma lento predatore e che siano morti a seguito dello stress e per l’esaurimento delle energie. E’ Takashi Fujioka, ricercatore dell’Istituto di ricerca sulla pesca di Hakodate, ad avanzare tale ipotesi affermando di averne sentito parlare in passato. Una altra ipotesi, anche questa davvero inquietante, potrebbe richiamare i mutamenti climatici prima accennati.
L’ipotesi che il banco di pesci, davvero enorme, durante la migrazione sia incappato in acque fredde e poi trascinato a riva, non è, infatti, da escludere secondo gli esperti al lavoro sul caso.
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