Respirare aria pulita è un diritto. Un nuovo studio mette nero su bianco quali sono i Paesi in cui si respirare meglio nel mondo.
La possibilità di respirare aria pulita è un diritto che tutti i cittadini del mondo dovrebbero poter esercitare. Ma proprio gli allarmi riguardo l’inquinamento ambientale, in particolare quello dell’aria, ci dicono un’altra storia.
Per questo è molto interessante il report EPI 2024 curato da università di Yale, università della Columbia e con il contributo del World Economic Forum. Dai valori messi insieme emerge come alcuni Paesi europei abbiano un’area decisamente migliore rispetto ad altri Paesi europei e anche rispetto ad altre parti del mondo.
I Paesi dove si respira meglio
Ad avere il punteggio EPI più alto in assoluto sono Estonia, Lussemburgo e Germania. Ma tutte le prime posizioni si distanziano in realtà per pochi punti. l’Estonia, che ha il ranking globale EPI migliore per il 2024 per esempio ha 75.3 mentre la Norvegia, che è al settimo posto, si attesta a 70.0. Le differenze si fanno via via via più evidenti ma i punteggi scendono sempre gradualmente.
Il nostro Paese ha un indice 60.5 ed è al ventinovesimo posto. Quello che emerge come pattern è comunque che i Paesi con il ranking EPI più alto sono tutti Paesi europei, ad eccezione del Giappone, che si posiziona al ventisettesimo posto con un indice 61.7, e del Canada che è subito sotto, ventottesimo posto con 61.1. Nel corso della classifica, che copre 180 Paesi in tutto il mondo, si trovano anche altri Paesi europei ma sono intervallati sempre di più per esempio dai Paesi africani, da quelli del Pacifico e da tutti quelli che componevano l’ex Unione Sovietica.
Come è stato calcolato l’indice?
Questi sono i risultati che ci dicono quindi che in Europa si è fatto di più rispetto ad altre parti del mondo per contrastare tutti i fattori che contribuiscono a inquinare l’ambiente in cui viviamo. I fattori presi in considerazione sono principalmente le emissioni di CO2 e di metano. E in base alle emissioni in cima alla classifica purtroppo c’è la Cina con 12,667 milioni di tonnellate.
Una cifra enorme che però di certo non ci stupisce: l’economia in perenne crescita di questo Paese produce infatti grandissime quantità di agenti inquinanti che vengono rilasciati in atmosfera. Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti con 4.854 milioni di tonnellate. Anche in questo caso, parte dei motivi di queste emissioni vanno da ricercare nell’industria ma, purtroppo, anche nell’utilizzo massiccio dei mezzi a motore endotermico. Il terzo Paese che inquina di più l’aria è l’India con solo, si fa per dire, 2.693 milioni di tonnellate di CO2.
Anche per l’India il problema fondamentale è la rapida crescita economica e la rapidissima crescita della popolazione che spingono sul consumo di risorse facilmente ottenibili. Anche per quello che riguarda il metano, un altro elemento importante del pericoloso mix dell’inquinamento dell’aria, la classifica non cambia. Al primo posto c’è la Cina, seguono gli Stati Uniti e al terzo posto l’India: le emissioni di metano vengono non solo dai processi di produzione energetica ma anche dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti.
